Mercoledì 1 aprile alle 18,00 al Circolo dei Lettori, a Palazzo Graneri della Roccia, in via Bogino 9 sarà presentato il nuovo libro di poesie di Lucio Pisani, Provveditore agli studi di Torino e Sovrintendente scolastico regionale per il Piemonte e la Valle d'Aosta, nel periodo degli Anni di piombo, il decennio a cavallo fra il 1970 e l'80. Si tratta di De Senectute et ultra, una raccolta di versi pubblicata da LietoColle Editore, dedicata all'estrema stagione della vita. E' un elogio della vecchiaia attraverso le esperienze e il senso dei vari periodi, che hanno contrassegnato un'esperienza vissuta sempre focalizzata sull'essenza della vita. Insieme a Pisani parteciperanno all'incontro l'Assessore alla cultura Fiorenzo Alfieri, il direttore generale del Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca, Francesco De Sanctis e Ugo Cardinale, docente di linguistica generale all'Università di Trieste.
Lucio Pisani, nato a San Martino Valle Caudina in provincia di Avellino, risiede a Como da più di quarant'anni. È stato deputato della IX Legislatura, Provveditore agli studi di Torino, successivamente a Como e Bergamo nonché Sovrintendente Scolastico della Lombardia,oltre che del Piemonte e della Valle d'Aosta. È stato anche presidente dell'Associazione Nazionale dei Provveditori agli studi per più di dieci anni e per sedici anni titolare della rubrica di critica cinematografica del quotidiano La
Provincia di Como. Gli è stato conferita dal Presidente della Repubblica la Medaglia d'oro per i benemeriti della cultura.
Negli anni in cui Pisani ha vissuto nella nostra città si era impegnato a valorizzare il protagonismo degli Enti locali nel dialogo con le altre Amministrazioni pubbliche e con il nascente Terzo settore. Supportò le iniziative in campo educativo e sociale messe in campo dalla giunta del sindaco Diego Novelli e dagli assessori Gianni Dolino, Fiorenzo Alfieri ed Eleonora Artesio. Si occupò di soluzioni gestionali comuni ed integrate, nella Scuola dell'infanzia e nei centri territoriali di educazione permanente per gli adulti, le cosiddette scuole delle 150 ore per lavoratori, introducendo il nuoto nelle scuole elementari per i bambini di terza e i laboratori didattici. Erano gli anni dell'allargamento del tempo pieno, favorito dalle risorse statali e comunali (legge 820/71) – che trasformò il doposcuola e le attività integrative pomeridiane in un modello educativo che ha portato un modo nuovo di far lezione con molte altre attività per stimolare la creatività: il teatro, il disegno, la musica. Introdusse l'integrazione nelle scuole, comprese le Superiori, degli studenti in situazione di svantaggio, secondo la concezione "tutti uguali tutti diversi".
Risale al medesimo periodo la decisione che i minori stranieri, comunque presenti sul suolo italiano, sono soggetti all'obbligo scolastico e che l'iscrizione alle classi dell'obbligo andava accolta in qualsiasi momento dell'anno scolastico, in coincidenza con il loro arrivo.
(gf)
Torino, 30 Marzo 2009