No alla proposta del Governo di tagliare fondi al Ministero della Giustizia, che colpisce in particolare il sistema della giustizia minorile italiana.
E’ il contenuto dell’ordine del giorno deliberato questa sera dal Consiglio comunale di Torino, che chiede di non compromettere l’attuale modello di giustizia minorile, considerato tra i più avanzati in Europa e che potrebbe servire da esempio anche per altri Paesi, secondo quanto affermato dal Gruppo di lavoro delle Nazioni Unite sulla detenzione arbitraria.
I tagli alle risorse economiche, secondo il testo consiliare, potrebbero inoltre incidere sul livello delle garanzie dei diritti dei minori e su quello delle funzioni istituzionali e sociali connesse.
Il documento oggi deliberato, inviato per conoscenza a tutti i parlamentari piemontesi e all’ANCI, invita quindi il Ministro della Giustizia a “predisporre il progetto di riorganizzazione del sistema di giustizia minorile con il coinvolgimento delle rappresentanza delle associazioni e dei tecnici operanti nel settore e a operare il tempestivo reintegro dei fondi a fronte delle fortissime riduzioni di bilancio”.
La Sala Rossa ha approvato l’ordine del giorno (prima firmataria: Lucia Centillo) con 30 voti favorevoli e 2 astenuti.
(M.Q.) - Ufficio stampa Consiglio comunale
Torino, 23 Marzo 2009