“A causa della crisi finanziaria generale, non si vede la possibilità da parte del Comune di finanziare in tempi brevi biblioteca dell’architetto Mario Bellini di Milano. Ciò non significa affatto che si sia verificato l’abbandono del progetto”.
E’ quanto ha spiegato questo pomeriggio l’assessore per le Risorse culturali, Fiorenzo Alfieri, rispondendo all’interpellanza generale presentata dai consiglieri Coppola, Cantore, Tronzano, Bussola, Salti e Ventriglia.
Alfieri, ripercorrendo le tappe che hanno portato alla realizzazione del progetto da parte dell’architetto Bellini, ha sottolineato come l’esigenza di una nuova biblioteca sia nata dall’inadeguatezza della Biblioteca civica di via della Cittadella, per gli spazi per il pubblico e per la capienza dei magazzini e come il progetto del Bellini sia stato unanimemente giudicato come il più utile e il meglio progettato tra i tanti che in questi anni hanno caratterizzato la trasformazione urbanistica di Torino.
L’assessore ha quindi evidenziato come occorra riprendere, già quest’anno, in primo luogo con la Regione Piemonte e con le Fondazioni bancarie, in attesa che il quadro economico generale torni ad offrire maggiori possibilità di impegno finanziario da parte dei diversi soggetti pubblici e privati che possono essere coinvolti, compresa la Città. L’impegno economico relativo alla progettazione esterna, affrontato fino ad oggi dalla Città, ammonta a 16.500.393 euro, relativi agli incarichi professionali di progettazione, validazione e consulenze specialistiche, di cui 14.300.532 per l’incarico dell’architetto Bellini.
Dopo l’assessore Alfieri hanno preso la parola i consiglieri comunali.
Daniele Cantore (Forza Italia - PdL): “Questa biblioteca è sempre stato un fiore all’occhiello dell’assessore Alfieri. E noi condividiamo che è una grande opera per la città, anche per il 2011. Invece oggi assistiamo alla messa da parte del progetto. Non diamo speranze che non esistono, non prendiamoci in giro: il progetto non può mantenere la sua attualità. Credevamo che il sindaco e la Giunta volessero costruire la biblioteca. Invece, l’assessore Passoni ha ripreso le perplessità del suo predecessore Peveraro. Nel frattempo, l’architetto Bellini è stato pagato, mentre il progetto rimarrà nel cassetto. Temo non lo vedranno realizzato neanche i nostri nipoti”.
Agostino Ghiglia (Alleanza nazionale - PdL): “Non so quanti anni abbiano i nipoti dell’assessore Alfieri, ma è meglio che continuino gli studi nelle biblioteche esistenti. Forse i nipoti di mia figlia, che ha 3 anni, vedranno la costruzione delle fondamenta della biblioteca di Bellini. Avete buttato in pasto ai media un’opera faraonica e avete sperperato 14 milioni di euro per avere in cambio un modellino del progetto. Avete buttato fumo negli occhi ai torinesi, sapendo che non avevate i soldi. E non capisco perché nel marzo 2007 abbiate ampliato il Primo lotto, portandolo da 120 a 190 milioni di euro!”.
Mario Carossa (Lega nord): “Avete buttato via 16 milioni di euro, consapevoli di farlo: tanto non sono soldi vostri! I bambini a scuola si portano la carta igienica da casa perché non ci sono i soldi e voi mi dite che dovrei essere contento perché abbiamo un progetto che potrà essere realizzato tra qualche anno? Un progetto è obsoleto dopo un anno! E’ una vergogna quello che avete fatto. E i torinesi se ne ricorderanno quando, quanto prima, andremo a votare per mandarvi a casa”.
Marco Grimaldi (Sinistra democratica): “A suo tempo il progetto della biblioteca venne votato all’unanimità dal Consiglio comunale. Un voto bi-partisan per un progetto indispensabile per la nostra città e se quel progetto è costato, non va dimenticato che la creatività internazionale si paga. La costruzione della biblioteca può essere solo rimandato, in quanto le esigenze degli anni ’90 sono ancora più valide oggi. Intanto progetti di riqualificazione urbana potrebbero, invece di costruire nuovi edifici, valorizzare capolavori architettonici come Torino Esposizioni e il vicino Teatro Nuovo. L’area interessata avrebbe le stesse caratteristiche della Spina 2 e un eccezionale parco come il Valentino”.
Luca Cassiani (Partito democratico): “Nessuna altra città italiana ed europea ha una situazione delle biblioteche inadeguata come Torino cui non può bastare la “Civica” . Vecchia ed insufficiente come quelle - piccole - di periferia. Senza strumenti informatici adeguati non possono soddisfare le necessità dei tanti torinesi che vogliono usufruirne. Le ristrettezze economiche attuali hanno rallentato il progetto della nuova biblioteca. Ma il progetto resta valido ed attuale, magari non si può fare oggi ma domani o dopodomani di sicuro, per il bene della nostra città”.
Ha concluso il dibattito il sindaco, Sergio Chiamparino: “Il progetto è nato per rispondere alle esigenze della città, per ridefinire un luogo, la biblioteca, che corrisponda ai criteri del nuovo secolo. Si è dovuto ridimensionare il progetto a causa della carenza di risorse, ma il progetto resta lì ed io spero ancora di poterlo avviare prima della fine del mio mandato di sindaco. Magari all’interno del progetto della cittadella del Politecnico, nell’ambito delle celebrazioni per Torino 2011”.
Ufficio stampa Consiglio comunale
Torino, 2 Marzo 2009