Un’esperienza che proviene dal nord Europa e che dal 2004 è attiva sul territorio cittadino e si è estesa anche in provincia: sono i nidi in famiglia, strutture adatte a ospitare in casa bambini dai tre mesi ai tre anni. I piccoli da custodire, fino a 4, sono accolti da una mamma o da un’educatrice per un tempo massimo di cinque ore consecutive.
Oggi la Giunta comunale, su proposta dell’assessore alle Risorse educative, Luigi Saragnese ha approvato insieme alle linee guida per la progettazione, la gestione e l’organizzazione del servizio che verrà ora ridefinito e integrato negli ambiti pedagogico, organizzativo ed amministrativo, l’istituzione di un Albo di agenzie educative idonee.
La gestione dei nidi, realizzati in abitazioni appositamente allestite, potrà far capo al genitore, all’educatore, oppure ad associazioni (di nuova costituzione) e cooperative che si impegnino a supportare l’auto-organizzazione delle famiglie.
Nel corso di questi anni sono state oltre 100 le strutture educative nate “in casa”, 45 sono attive a tutt’oggi. In programma la concretizzazione di altre 20, 2 per circoscrizione.
“Fino ad oggi le spese – ha spiegato l’assessore - erano tutte a carico della Città” : ora il Comune sosterrà i costi di chi ha diritto all’esenzione totale, mentre è prevista una quota a carico delle famiglie utenti da versare al gestore.
(pm)
Torino, 24 Febbraio 2009