Spedisci via mail
“I 150 anni dell’Unità d’Italia non devono essere solo celebrati, ma raccontati utilizzando anche il teatro”.
Lo ha detto questa mattina
Mario Martone, neo direttore artistico della Fondazione Teatro Stabile di Torino incontrando, per la prima volta, la commissione cultura, presieduta da Luca Cassiani.
Con lui la presidente della Fondazione Evelina Christillin con il direttore organizzativo Filippo Fonsatti.
Martone ha spiegato come il teatro, anche quando rappresenta testi antichi come le tragedie greche, debba sempre considerare il contesto in cui è inserito, per questo, ha detto “il mio lavoro è cominciato con uno sguardo sulla realtà cittadina, sulle sue tradizioni storiche, soprattutto in vista dei 150 anni dell’Unità d’Italia”.
Nessuna anticipazione sull’attività 2008/2009 (la programmazione è già al 90%), il direttore dello Stabile ha sottolineato come a Torino ci siano tutte le condizioni per uno sviluppo dell’attività teatrale, a partire dalla realtà dello Stabile che, ha detto,
“ha una storia limpida e trasparente ed ha un gruppo di lavoro appassionato e capace”.
Si è poi soffermato sull’importanza degli spazi sui quali può contare il Teatro.
“Cercherò di dare a ciascuna sala un’identità, con riferimento alla tradizione, alla storia sociale della città, al teatro d’avanguardia”.
E ha evidenziato come, grazie alla presenza sotto la Mole del Museo del cinema, possano nascere collaborazioni tra teatro e cinema.
A questo proposito Martone ha annunciato la nascita del suo prossimo film, “Noi credevamo”, girato fra Torino e Saluzzo e ambientato nel Risorgimento.
Al termine dell’incontro,
Evelina Christillin ha annunciato la riapertura del teatro Carignano per l’inverno prossimo.
F.D'A. - Ufficio stampa Consiglio comunale
Torino, 12 Febbraio 2008