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Via libera oggi della Giunta per la variante n. 200 che riguarda la realizzazione della linea 2 della metropolitana e la riqualificazione del quadrante nord-est di Torino. La delibera ora passa al Consiglio comunale per la definitiva approvazione.
La costruzione della linea 2 della metropolitana rappresenta un elemento importante per il piano del trasporto pubblico torinese il quale, per il futuro, punta molto sul trasporto su ferro. La Linea 2 in progetto attraverserà la Città da nord a sud, permetterà l’interscambio con il passante alla stazione Rebaudengo e Zappata, raccorderà i flussi di traffico precollinare della Statale 11 con il nodo di scalo Vanchiglia, incrocerà la linea 1 della metropolitana e raggiungerà a sud il corso Marche, prima di entrare a Orbassano. Il primo lotto comprende il tratto che unisce la futura stazione Rebaudengo a corso Vittorio, passando per il trincerone ferroviario dismesso che conduce alla stazione Vanchiglia. Su quell’asse si trovano il tratto nord della Spina, l’ospedale san Giovanni Bosco, la futura sede universitaria dell’ex Manifattura Tabacchi e il Cimitero Monumentale.
La realizzazione della metropolitana offre anche un’occasione per valorizzare tutta la zona nord di Torino, “per ricucire – si legge nella delibera – due parti di Città ad oggi separate”. La dotazione di nuovi spazi verdi, di aree residenziali e di un intervento di così grande portata per il trasporto pubblico ridurrà di gran lunga l’attuale condizione “periferica” delle Circoscrizioni 5 e 6.
Le risorse necessarie per costruire il tratto Vittorio-Rebaudengo della linea 2 saranno trovate attraverso la creazione di una Società di trasformazione urbana (Stu), Spa a capitale misto pubblico/privato finalizzata alla progettazione e alla realizzazione degli interventi di trasformazione urbana e delle opere connesse alla metro.
La variante approvata oggi riguarda infatti un radicale intervento di riqualificazione del territorio nel tratto nord di Spina 4 (tra l’ingresso nord della città e la stazione Rebaudengo) e attorno allo scalo di Vanchiglia. L’attestazione della metro a Rebaudengo garantirà l’interscambio con il passante ferroviario, il traffico proveniente dal Canavese e la linea ferroviaria per Caselle. Su questo nodo sorgerà una piazza con diverse strutture residenziali per complessivi 160mila metri quadrati di slp (superficie lorda complessiva di pavimento).
Lo scalo Vanchiglia è stato venduto dalle ferrovie a una società intenzionata a realizzare un centro commerciale di circa 12mila metri quadrati. Nella restante parte e nelle aree comprese tra via Regaldi e corso Regio Parco (circa 200mila metri quadrati) la variante prevede la realizzazione di un parco pubblico e di circa 250mila metri quadrati di slp. Tra via Bologna e via Regaldi potranno svilupparsi altri progetti proposti da privati che, con la variante approvata oggi, costituiranno l’occasione di maggiori introiti per l’Amministrazione, in quanto l’inserimento della metro nel Prg ne aumenta il valore e quindi i relativi diritti edificatori.
L’asse che collega le due zone sarà trasformato in un viale stradale con l’allacciamento alla statale 11 e la piazza pedonale riqualificata davanti all’ospedale San Giovanni Bosco, che sarà ampliato. I diritti edificatori previsti per questo grande progetto consisteranno in circa 500 milioni di euro, cifra che rappresenta il capitale che la Città investirà nella nuova Stu e che andranno a coprire i costi della linea 2.
È possibile scaricare disegni e simulazioni del progetto nell’area stampa del Comune all’indirizzo www.comune.torino.it/php/docOnline, digitando username e password.
(mm)
Torino, 30 Dicembre 2008