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Ufficio Stampa

COMUNICATI STAMPA 2008


PIANO CASA 2009-2010, LA SALA ROSSA APPROVA

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OBIETTIVO: UN MIGLIAIO DI NUOVI ALLOGGI E 500 POSTI LETTO IN “ALBERGHI SOCIALI”

Approvato dal Consiglio comunale il Piano Casa 2009-2010, presentato dall’assessore Roberto Tricarico. Il documento, che è passato in aula con 27 voti a favore e 9 astensioni, delinea il disegno e il programma complessivo nel quale si articolano le politiche comunali sull’abitazione per i prossimi due anni. La votazione è stata preceduta da un dibattito nel corso del quale l’opposizione ha criticato il fatto che i propri emendamenti siano stati accorpati e respinti in blocco dalla maggioranza
Dopo aver tracciato un quadro della situazione attuale, che vede l’aumento del disagio abitativo pur in presenza di un accresciuto numero di alloggi (anche per via delle profonde trasformazioni urbanistiche degli ultimi anni), il Piano Casa parte dal presupposto che le politiche per la casa di Palazzo Civico debba far fronte a una casistica sempre più articolata. Non solo sfratti e difficoltà nel trovare casa ma anche una crescente difficoltà nel mantenerla da parte di tanti cittadini: e l’aumento del numero di anziani soli, immigrati che vogliono ricongiungersi con la famiglia (104.000 gli immigrati censiti nel 2007), ai giovani single che cercano alloggi più o meno temporanei da condividere con altri giovani.
Se l’Edilizia Residenziale Pubblica (ERP, ovvero le “case popolari”, 19mila assegnatari in città) rimane un pilastro essenziale, che scarseggia di finanziamenti e richiede un rilancio, occorrono quindi nuovi strumenti e modalità d’intervento.
Il Piano comprende una dettagliata analisi del fabbisogno abitativo e del mercato degli affitti (20.000 contratti l’anno scorso, con 2.500 sfratti), in una città che comprende poco meno di mezzo milione di unità abitative, delle quali quasi 71mila di tipo popolare (A4 e A5) e, all’opposto, solo 2.527 di tipo “signorile” A1, con un nucleo centrale di 330.000 abitazioni di tipo economico (A3) e 88.500 di tipo civile (A2). In questa situazione è forte la richiesta di alloggi ERP (diecimila domande per l’ultimo bando pubblico, con forte percentuali di anziani, disabili ed immigrati extracomunitari). Il Piano rileva la necessità che l’ERP esca da una logica emergenziale per adottare una politica di programmazione.
Per quanto concerne gli alloggi ERP di proprietà comunale (circa diecimila sui 30.000 gestiti dall’ATC su base provinciale), il Piano prevede la vendita di unità abitative – a partire da quelle ubicate in altri Comuni - per 5,85 milioni di euro nel 2009 e 6,27 milioni l’anno successivo: i proventi finanzieranno l’acquisto di alloggi per ERP e interventi di manutenzione.
Il Piano prevede la proroga della convenzione con l’ATC, oggi in scadenza, per l’amministrazione degli immobili comunali ERP.
Nel prosieguo del documento vengono poi analizzate le politiche di “seconda generazione”. La necessità è quella di far fronte al “Nuovo problema casa”, che si presenta sempre più articolato.
L’attività del Comune si orienta all’intervento sul mercato privato, tramite la mediazione pubblica tra inquilini e proprietari, con strumenti quali il fondo per il sostegno alla locazione (80 milioni erogati in otto anni), l’agenzia immobiliare sociale Lo.C.A.Re. (2.000 contratti stipulati sinora) che si prevede di estendere sull’area metropolitana, il “canone assistito”, la promozione del mix abitativo per evitare ghetti sociali e quartieri monofunzione.
L’incremento del patrimonio di alloggi ERP resta un obiettivo da perseguire, con l’acquisto da terzi ( nel biennio 2009-2010, 391 alloggi con 32 box, più due interi stabili da Demanio e Poste). Si prevede poi di realizzare “condomini solidali” per gli anziani. Inoltre, saranno concesse all’ATC aree di proprietà comunale sulle “Spine” 2, 3 e 4 per la realizzazione di edilizia sociale, già finanziata dalla Regione (153 alloggi stimati).
Il 2009-2010 vedrà anche, ad esempio, interventi di nuova costruzione da parte del Comune, con fondi in parte regionali, per circa 200 alloggi. Altri 242 alloggi si prevedono realizzati o acquisiti a cura di ATC.
Non mancano poi i progetti di housing sociale, come le garanzie a favore dei giovani che intendano acquistare casa, gli interventi per promuovere l’edilizia sociale, il cohousing temporaneo per giovani presso famiglie o gli alberghi sociali, abitazioni temporanee (sino ad un anno) per separati, lavoratori fuori sede, studenti, ex carcerati da reinserire).
Lo stabile che si prevede di acquistare da Poste S.P.A. in via Ivrea o quello demaniale di piazza della Repubblica angolo via Priocca sarebbero destinati a questo uso, tramite convenzione con privati per la gestione. Si prevedono inoltre residenze collettive sociali per stranieri, rifugiati o giovani divenuti maggiorenni che escono dalle comunità alloggio.
Le risorse finanziarie per il Piano Casa si prevedono in parte costituite da fondi comunali e per il rimanente da fondi statali o regionali. Per la costruzione di immobili da destinare ad Edilizia Residenziale Pubblica (ERP), il finanziamento regionale è previsto in 17,24 milioni, quello comunale in 19,53 milioni e quello statale (per interventi di recupero) in 2,65 milioni. Per l’acquisto di case da destinare ad ERP occorreranno 60,28 milioni, dei quali 11 dalle casse comunali.
Per il 2009, il fondo per il sostegno alla locazione erogherà 8,5 milioni a favore di 14mila famiglie. Per l’immobiliare sociale “Lo.C.A.Re,” saranno stanziati nel biennio 1,9 milioni dal Comune e 1,8 dalla Regione. Interventi comunali di ristrutturazione urbanistica per 174 alloggi in piazza della Repubblica, via Pianezza e area Veglio vedranno un finanziamento regionale di poco più di 17 milioni (2009-2012) con risorse comunali aggiuntive.

C.R. - Ufficio stampa del Consiglio comunale

Torino, 29 Dicembre 2008


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