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Sono stati approvati oggi dalla Giunta comunale, su proposta dell’assessore Marco Borgione, i criteri che determinano gli inserimenti e le permanenze in strutture residenziali relative al diritto del minore ad una famiglia, ovvero il diritto per lo stesso di crescere ed essere educato nell’ambito della propria famiglia.
La legge 149/2001 stabilisce che lo Stato, le Regioni e gli Enti Locali devono sostenere nei limiti delle risorse pubbliche e nell’ambito delle proprie competenze i nuclei familiari a rischio al fine di prevenire l’abbandono e di consentire al bambino/a di essere educato nella propria famiglia.
Il minore che è privo di un ambiente familiare idoneo, nonostante gli interventi pubblici, viene affidato ad una famiglia, capace di assicurargli il mantenimento, l’educazione, l’istruzione e le relazioni affettive di cui ha bisogno.
Nel nuovo provvedimento è stato anche stabilito che le permanenze in strutture residenziali sono di 6 mesi per minori tra 0 a 5 anni, 1 anno tra i 6 e i 10 anni, di due anni tra gli 11 e i 17 anni e 18 mesi per madre e bambino insieme. Viene inoltre approvato il protocollo d’intesa con le Asl cittadine rispetto ai criteri per l’inserimento e la permanenza nelle strutture residenziali oltre alla partecipazione tecnica e finanziaria per i sostegni educativi –riabilitativi e quelli professionali agli affidamenti familiari difficili. La Città al riguardo opera in stretta collaborazione con le altre istituzioni quali le Autorità Giudiziarie Minorili, le Scuole e con il privato sociale sia imprenditoriale che di promozione sociale e di volontariato.
Da tempo la Città di Torino ha anticipato le disposizioni nazionali attraverso gli “Affidamenti e gli inserimenti attuati tramite volontari e comunità alloggio comunali”. ‘Negli anni i Servizi Sociali – cita la delibera - hanno attivato sia interventi di sostegno al minore e alla famiglia nei compiti di cura e di educazione per il mantenimento nel proprio ambiente di vita o per i rientro, sia di sostituzione del nucleo familiare, qualora, nonostante gli interventi di sostegno, non sia possibile, a tutela e protezione del minore, la permanenza nel proprio ambiente’.
I minori beneficiari di interventi sociali nell’anno 2007 risultano 6500, di cui per il sostegno ben 2135 per l’educativa territoriale, 90 all’educativa riabilitativa, 190 all’assistenza domiciliare, 631 gli affidamenti diurni, 294 i centri diurni, 92 i tirocini formativi, 750 relativi al progetto cittadino “Provaci ancora Sam” e 500 sul progetto cittadino di “Accompagnamento sociale”. Per quanto riguarda gli interventi di sostituzione sono stati 652 gli affidamenti residenziali, 577 i minori accolti da soli in comunità (187 da 0 a 10 anni) e 591 le madri con figli.(G.Str.)
Torino, 29 Dicembre 2008