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Alla seconda votazione a scrutinio segreto in Sala Rossa, Beppe Castronovo è stato riconfermato presidente del Consiglio comunale, con 29 suffragi su 50 votanti.
Oltre a lui, hanno ottenuto voti Gioacchino Cuntrò (3), Andrea Giorgis (1), Rocco Lospinuso (1) e Gavino Olmeo (1). 14 le schede nulle, una bianca.
La prima votazione (per la quale occorreva il quorum dei due terzi) aveva dato come esito, su 50 schede, 29 voti per Castronovo, 2 per Giorgis, 1 per Marco Calgaro, 17 schede nulle e 1 bianca.
Castronovo ha ringraziato i consiglieri, aggiungendo:
“Quelli trascorsi sono stati due anni e mezzo straordinari durante i quali ho imparato molte cose, che cercherò di mettere a frutto. Ho cercato di agire sempre con la massima correttezza istituzionale e nel rispetto dell’aula e dei consiglieri. Se ho commesso errori, spero di non commetterne altri e di operare con maggiore determinazione. La presidenza è un incarico delicato e prestigioso, al quale tutti noi dobbiamo portare rispetto. Spero che i dubbi, le perplessità e le critiche sollevati oggi da alcuni consiglieri saranno superati”.
Queste le dichiarazioni di voto dei Gruppi consiliari, che hanno preceduto il primo scrutinio:
Monica Cerutti (Sinistra Democratica):
“A nome della maggioranza, propongo la candidatura di Beppe Castronovo, come concordato con il sindaco e con i capigruppo. La maggioranza ha deciso di dare un segnale di coesione responsabilità in un momento di crisi della città. Come capogruppo di SD, plaudo in particolare al senso di responsabilità del PD e degli altri gruppi di minoranza. All’opposizione riconosco un comportamento serio e responsabile, se convergesse con i suoi voti, questo Consiglio darebbe prova di senso istituzionale recuperando credibilità e autorevolezza”.
Daniele Cantore (Forza Italia – PDL):
“Avrei voluto sentire queste cose dette dal PD, che una settimana fa aveva tolto la fiducia a Castronovo definendolo di parte e non in grado di garantire l’attività amministrativa. Questa nuova posizione restituisce ruolo personale e politico a una persona attaccata in modo ingiusto. Non voteremo Castronovo, non per una questione personale ma perché abbiamo assistito ancora poco fa a un susseguirsi di candidature – fino a 9 – e di voci o trattative di corridoio. In una situazione diversa avremmo potuto votare Castronovo. Si è perso tempo in una vicenda puramente “interna” mentre fuori c’è la crisi”.
Domenico Gallo (Comunisti italiani):
“Beppe Castronovo è stato un buon presidente, anche nel gestire un’aula che tante volte non ha contribuito al buon svolgimento dei lavori. E’ stato super partes ed ha garantito agibilità politica a tutti i consiglieri. Si è anche impegnato per il Consiglio su temi importanti come la sicurezza sui luoghi di lavoro e la promozione della Costituzione repubblicana tra gli studenti. Merita la riconferma”.
Gian Luigi Bonino (Partito Socialista):
“E’ la prima volta da quando esiste la carica di presidente del Consiglio comunale che questi viene messo in discussione a metà mandato. Se questo accade, è perché qualche problema politico c’è stato. Non avrei votato uno dei presunti candidati del PD, perché questo partito è già ampiamente rappresentato, avendo il sindaco, e numerosi assessori e presidenti di Commissione. Tuttavia non voterò Castronovo, perché in questa maggioranza non si è discusso un possibile ricambio naturale ed anche in relazione al percorso politico del partito da lui rappresentato”.
Gaetano Porcino (IdV - Di Pietro):
“Questo momento di crisi finanziari ed economica, porta tutti noi ad assumerci responsabilità nei confronti dei cittadini e delle 480 imprese che stanno richiedendo la cassa integrazione per i loro lavoratori. Ognuno di noi si è assunto le proprie responsabilità e abbiamo deciso di riformulare la candidatura del Presidente uscente Castronovo. La usa elezione sarà, per i prossimi due anni e mezzo, un modo di rilanciare il progetto politico della maggioranza che ha ampiamente i numeri per governare.
Antonello Angeleri (Misto - Verso il Ppe):
“Qualche mese fa uscì l’autorevole candidatura del consigliere Giorgis, appoggiata anche dal sindaco Chiamparino. Oggi ci troviamo a riconfermare Castronovo e questo, per il sindaco è una sconfitta.
Alla collega Cerutti dico che non si può parlare di responsabilità quando, ancora questa mattina, arrivavano ai consiglieri di opposizione telefonate per cercare voti per altri candidati.
Riconosco l’onesta del Presidente Castronovo, domando però, dove porterà questa sua onestà intellettuale. Probabilmente a sbilanciare ancora più a sinistra questo Consiglio comunale: per questo motivo non avrà il mio voto”.
Andrea Giorgis (Partito Democratico):
“In questi primi due anni il gruppo del Partito Democratico ha svolto un ruolo decisivo nel garantire il buon governo della città e la coesione della maggioranza. La situazione economica e sociale che abbiamo di fronte richiede però un grado di coesione ancora maggiore. In questa prospettiva abbiamo sollevato il problema della conduzione del Consiglio comunale, dando voce a quella che ci è sembrata una preoccupazione condivisa. Abbiamo così chiesto alle altre forze di maggioranza di indicare un nuovo candidato e di fronte alla difficoltà nel farlo, la nostra disponibilità ad indicarne uno. Ma il gruppo del PD non ha mai presentato una sua candidatura ufficiale. Non avremmo avuto nessuna difficoltà a farlo. Siamo rimasti però gli unici ad esprimere perplessità sul presidente del Consiglio uscente. Ne prendiamo atto e con responsabilità e lealtà, lo voteremo. Augurandoci che altrettanta lealtà e senso di responsabilità lo dimostrino, nei prossimi mesi, le altre forze della maggioranza”.
Alberto Goffi (UDC):
“Tengo a dire che non metto in discussione il Presidente Castronovo a livello personale. L’appello alla responsabilità che arriva dalla maggioranza giunge tardivo, dopo settimane di riunioni carbonare sulle candidature.
Sottolineo tre aspetti che mi paiono importanti: il primo è che la maggioranza non c’è stata interesse nel discutere con l’opposizione anche sui temi istituzionali. Il secondo è che oggi goda di piena autonomia e autosufficienza. Terzo ed ultimo, avrei preferito un presidente di area moderata e cattolica di conseguenza invito i consiglieri di maggioranza che sono stati al centro del gossip di questi giorni a valutare il loro peso all’interno del loro partito. Non ostacolerò ne appoggerò l’elezione del consigliere Castronovo”.
Roberto Ravello (Alleanza Nazionale verso il PdL):
“Siamo stati spettatori passivi di una pantomima ridicola. Emerge un dato politico evidente: la maggioranza non ha perso occasione per sbilanciarsi a sinistra. Ma la sinistra radicale oggi esce sconfitta. Si tratta, infatti, di una vittoria di Pirro, in quanto la sinistra radicale è strumento del Pd, che evidentemente non è riuscito a trovare un sostituto. Mai e poi mai voterei una persona che rappresenta un’ideologia che la storia ha sepolto e che, come recentemente sostenuto dallo stesso Pd, non è stato imparziale e non ha garantito l’efficienza amministrativa”.
Mario Carossa (Lega Nord):
“Già due anni e mezzo fa non ho votato Castronovo, non per la persona ma per quello che rappresenta. Castronovo, infatti, fa parte della parte più a sinistra di Rifondazione comunista. Anche questa volta non lo voterò. In questa partita ha vinto il sindaco Chiamparino e il Pd ha perso”.
Giuseppe Lonero (Misto - La Destra):
“Sono rimasto sconcertato dall’intervento della collega Cerutti. Avremmo voluto votare un candidato, se fosse stato individuato come il migliore tra quelli possibili. Ma non è così. Si tratta infatti di una soluzione di ripiego perché il partito di maggioranza relativa non è riuscito a convergere su un proprio candidato”.
C.R.,L.C.,M.L.,A.A. (Ufficio stampa del Consiglio comunale)
Torino, 15 Dicembre 2008