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La temperatura degli uffici comunali torinesi scenderà da 20 a 19 gradi. Lo ha deciso oggi la Giunta comunale. Il progetto, sperimentale, partirà quest’inverno e si propone di diminuire le emissioni di anidride carbonica che in città sono causate principalmente, per il 35%, dal riscaldamento.
Torino è da tempo impegnata in questa battaglia: con largo anticipo rispetto ad altre città italiane ha avviato, attraverso la ex Azienda Energetica Municipale e ora Iride servizi spa, un consistente programma di realizzazione della rete di teleriscaldamento dalle periferie verso il centro. La previsione è di un 55% della città servito dal teleriscaldamento nel 2011 con notevoli risparmi dal punto di vista energetico (95mila tonnellate equivalenti petrolio risparmiate) e grandi vantaggi economici e di calo delle emissioni inquinanti (134 tonnellate annue in meno di ossidi di azoto, 400 tonnellate annue di ossidi di zolfo e 17 tonnellate di polveri). Passi in avanti per migliorare la qualità dell’aria e tagliare del 20%, entro il 2020, le emissioni di anidride carbonica sul proprio territorio, obiettivo che Torino ha sottoscritto con l’adesione al Patto dei Sindaci.
Per l’amministrazione comunale torinese la riduzione di un grado della temperatura negli uffici comunali è un’ulteriore misura in questa direzione che segue gli interventi, anche normativi, assunti con la recente approvazione dell’Allegato Energetico al regolamento edilizio. Dalla sperimentazione, al termine della quale verrà effettuato un calcolo del risparmio di emissioni di anidride carbonica raggiunto e della quantità di combustibile utilizzato, saranno esclusi gli istituti di riposo per anziani, gli asili nido, le piscine comunali e, almeno in un primo tempo, gli edifici sedi di scuole.
(pm)
Torino, 14 Ottobre 2008