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La scelta di Israele quale Paese ospite d’onore alla prossima edizione della Fiera del Libro è stata discussa nella seduta di questo pomeriggio del Consiglio comunale.
Una domanda dei gruppi di opposizione di comunicazioni in Aula del sindaco sul tema è stata accolta e si è assistito a un ampio e articolato dibattito.
Chiamparino ha ribadito l’appoggio a una scelta che intende coinvolgere la cultura israeliana e riconoscere i grandi autori della letteratura di quel paese (Oz, Yehoshua, Grossman…).
Il primo cittadino si è dichiarato dispiaciuto per la polemica politica delle ultime settimane, accompagnata dalle richieste di un invito formale anche agli autori palestinesi: “La concezione che non si possa dare l’autorappresentazione di un popolo se non è insieme a un altro è sbagliata”. “E’ un segno preoccupante – ha aggiunto – della deriva di una certa cultura della sinistra”.
Alle dichiarazioni del sindaco hanno fatto seguito gli interventi di appoggio alla scelta ‘israeliana’ di Ghiglia (An), Ventriglia (Gruppo delle libertà), Carossa (Lega Nord), Giorgis (Pd) e Cantore (Forza Italia).
Secondo Domenico Gallo (Comunisti Italiani) non sarebbe stata una brutta idea invitare insieme agli israeliani anche la Palestina, mentre Luca Cassano (Rifondazione Comunista) ha rivendicato il diritto di critica, affermando l’inopportunità di un boicottaggio alla partecipazione di Israele. Posizione quest’ultima, condivisa anche da Monica Cerutti della Sinistra Democratica che ha aggiunto: “E’ stato sottovalutato l’invito a Israele, senza per questo mettere in nessun dubbio la legittimità dello stato israeliano”.
(r.t.) - Ufficio stampa del Consiglio comunale
Torino, 4 Febbraio 2008