Spedisci via mail
IL FILOSOFO E MATEMATICO RICORDATO IN SALA ROSSA NEL CENTENARIO DELLA NASCITA
Filosofo, storico della scienza e matematico, Ludovico Geymonat è stato una grande figura del mondo culturale ed accademico di questo Paese. Nato sotto la Mole nel 1908 e deceduto nel 1991, antifascista e partigiano, è stato anche consigliere comunale comunista ed assessore, nel mandato amministrativo 1946-1951, con i sindaci Negarville e Coggiola.
In occasione del centenario della sua nascita, il Consiglio comunale ha voluto ricordarlo con una cerimonia nell’aula consiliare, presente anche il sindaco Sergio Chiamparino.
Il presidente Beppe Castronovo, rievocando l’attività politico-amministrativa dell’intellettuale torinese, ne ha sottolineato l’impegno nella ricostruzione della struttura organizzativa del Comune, in un periodo difficile come quello del dopoguerra.
Nel suo agire in qualità di assessore al personale – ha evidenziato il presidente – si esplicitavano la sua formazione filosofica e matematica ed il suo rigore morale. E infine, Castronovo ha ricordato il ruolo fondamentale degli scienziati e dei ricercatori nel progresso sociale di un Paese.
Nel suo intervento, l’assessore Luigi Saragnese ha ricordato Geymonat come filosofo comunista, che intendeva la scienza come strumento di liberazione e progresso sociale e che eccelleva come divulgatore.
Dopo la lettura di un messaggio di Mario Geymonat, figlio di Ludovico, hanno preso la parola il consigliere regionale Sergio Dalmasso e Dante Notaristefano, presidente dell’Associazione ex Consiglieri comunali, che hanno sottolineato rispettivamente la visione etica dell’attività di Geymonat e il lustro da lui dato alla tradizione democratica torinese.
Fabio Minazzi, docente di filosofia teoretica all’Università di Lecce ed allievo dello scomparso intellettuale torinese, ha rievocato la leggenda, risalente al secondo dopoguerra, dei “gemelli Geymonat”: l’uno, partigiano e militante, l’altro estraneo alla politica, importante filosofo ed esperto di epistemologia. Si stentava a credere che fosse la stessa persona, ha raccontato Minazzi, esponendo la straordinaria capacità di lavoro di Geymonat, alla cui instancabile attività si deve la diffusione in tutti gli atenei italiani dell’insegnamento della filosofia della scienza e della logica matematica. Minazzi ha anche sottolineato l’imponente attività editoriale di Geymonat (500 pubblicazioni), citando soprattutto la sua “Storia del pensiero filosofico e scientifico” in 7 volumi, un best seller da trecentomila copie.
C.R. - Ufficio stampa del Consiglio comunale
Torino, 13 Ottobre 2008