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Dibattito questo pomeriggio in Sala Rossa sull’ipotesi di fusione delle aziende Iride, Enia e Hera.
Sulla questione è intervenuto il sindaco Sergio Chiamparino, rispondendo alle richieste di comunicazioni di Forza Italia e UDC e AN.
Il primo cittadino ha evidenziato come la discussione su eventuali nuove fusioni sia nata praticamente all’indomani dell’unione tra l’Aem di Torino e l’Amga di Genova.
Dopo una prima fase di discussione generale fra le aziende, si è aperta una fase più stringente dove esclusivamente i management delle società si sono incontrati per elaborare un piano industriale di riorganizzazione aziendale, fino a quindici giorni fa, quando le direzioni delle aziende hanno chiesto agli azionisti un mandato per la fase conclusiva della trattativa.
Nel mandato, dato dalle città coinvolte (Torino e Genova), si è parlato di due elementi: un equilibrato rapporto tra il concambio azionario e l’assetto di governo dell’azienda da un lato e gli assetti societari dall’altro.
Solo una volta definita un’ipotesi da parte dei vertici delle società sarebbe stato coinvolto il Consiglio comunale per condividere o modificare gli assetti societari proposti.
Chiamparino ha inoltre precisato che in una lettera pervenuta questo pomeriggio, il sindaco di Genova, Marta Vincenti si è detta disponibile ad un incontro sottolineando come non ci fosse la volontà di interrompere le trattative ma l’intento di dare indicazioni ai management.
Per quanto riguarda i riflessi sulla Borsa, il sindaco ha concluso dicendo come le perdite siano il frutto di un andamento internazionale negativo.
F.D'A. - Ufficio stampa Consiglio comunale
Torino, 6 Ottobre 2008