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Crisi economica mondiale, crisi del settore aereo e crisi Alitalia. Queste le difficoltà con cui deve fare i conti l’aeroporto torinese “Sandro Pertini”. Considerazioni espresse questa mattina dal presidente di Sagat, Maurizio Montagnese, durante l’audizione in Prima commissione consiliare presieduta da Gioacchino Cuntrò.
I vertici di Sagat, presenti anche l’a.d. Biagio Marinò e il d.g. dell’aeroporto Fausto Palombelli, sono stati convocati su richiesta di Michele Coppola (FI) ed Ennio Galasso (IdV) che avevano espresso preoccupazione per le eventuali ricadute che la vicenda Alitalia-CAI potrebbero avere sull’aeroporto torinese.
Nel corso della sua relazione Montagnese ha ribadito la necessità di attendere gli sviluppi del passaggio di proprietà della compagnia di bandiera (i cui voli rappresentano quasi il 50% sul totale dello scalo torinese) per poter intraprendere azioni nell’interesse della società, primo fra tutti il recupero dei crediti vantati da Sagat verso Alitalia.
In particolare si lavora per ottimizzare la gestione e contenere i costi ma, soprattutto, si continua a trattare con qualsiasi compagnia aerea disponibile per portare a Torino voli nazionali e internazionali, non solo per sostituire quelli eventualmente cancellati dalla compagnia nazionale ma anche per continuare nel progetto di aumento del numero di passeggeri in transito.
Al termine della riunione il presidente Cuntrò si è augurato che possano trovare conferma le dichiarazioni del presidente di CAI, Roberto Colaninno, in merito all’ipotesi che Torino, insieme ad altre cinque grandi città italiane, possa diventare punto di riferimento della nuova compagnia.
(ML) - Ufficio stampa Consiglio comunale
Torino, 3 Ottobre 2008