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La situazione dell’edificio di piazza Carducci 134, evacuato sabato scorso, resta stabile.
Lo ha detto questo pomeriggio in Sala Rossa
l’assessora Maria Grazia Sestero, rispondendo alla richiesta di comunicazioni da parte di Alberto Goffi (UDC) e Mario Carossa (Lega Nord).
L’edificio, nel quale già dal 9 luglio erano state evidenziate delle crepe, è stato sottoposto a monitoraggio.
Alle 16 di sabato i tecnici del GTT riscontravano un peggioramento delle lesioni e, per questo motivo, si è provveduto all’evacuazione delle 12 famiglie residenti.
Le crepe, nelle giornate di domenica e di oggi, non hanno fatto registrare ulteriori movimenti.
L’assessora ha spiegato che in piazza Carducci, a 12 metri dal condominio, si sta lavorando alla realizzazione dell’omonima stazione di metropolitana (paratie, sottoservizi, impermeabilizzazione) ma questo tipo di interventi non comporta, in genere, problemi alle fondamenta degli edifici.
L’impresa costruttrice ha comunque sospeso i lavori non appena sono state segnalate lesioni.
Ha inoltre ricordato come la “talpa” che sta effettuando lo scavo della linea 1 del metrò si trovi attualmente a 1,5 km dal palazzo.
In attesa dell’accertamento di eventuali responsabilità, il Gruppo Torinese Trasporti si è reso comunque disponibile ad effettuare gli interventi necessari per consolidare la struttura dell’edificio.
Ora l’amministrazione dello stabile dovrà effettuare ulteriori accertamenti sulla stabilità. Sulla base dei risultati la Città opererà per accelerare il rientro delle famiglie, ovviamente in condizioni di sicurezza.
Dopo l’intervento dell’assessora Sestero sono intervenuti alcuni consiglieri.
Roberto Ravello (AN): Dai dati che Lei (Ass. Sestero) ha qui fornito, si evince che fino alla Sua riunione con i tecnici delle 15 di oggi, Lei non sapeva nulla, neppure quanto riportato dalla stampa…rilevando che non si sa ancora , a distanza di qualche giorno dall’accaduto, quanto tempo i cittadini dovranno attendere per rientrare nei loro appartamenti, chiedo che si operi per ridurre il disagio dei cittadini.
Alberto Goffi (UDC): E’ emerso dalla stampa che gli abitanti dello stabile avevano cominciato a segnalare il pericolo da dieci giorni, perché sono state prese in considerazione così in ritardo? Dovremo attendere l’indagine della procura per sapere se la responsabilità di ciò che è accaduto dipende dalla Smat o da GTT?
Mario Carossa (Lega Nord): Ci aspettavamo una dichiarazione più esaustiva da parte dell’assessore Sestero. L’importante è che non si incominci un balletto tra Smat e Gtt per stabilire di chi sia la respondsabiktà di ciò che è accaduto. Bisognerà vigilare sulle Smat e Gtt, affinché non minimizzino i danni a scapito dei condomini, visto che i danni sono ingenti e il risarcimento dovrà essere elevato. Ciò che è successo,ci insegna che bisogna sempre ascoltare le lamentele dei cittadini.
Giuseppe Lonero (La Destra): quando fu costruito il primo tratto di metropolitana in corso Francia, la ditta costruttrice fu obbligata a piazzare dei sensori per monitorare l’impatto dei lavori sui palazzi circostanti. E’ stato fatto anche per il tratto di piazza Carducci? Come mai la Smat non si è accorta in tempo della grande perdita d’acqua? Se alla fine dei controlli venisse accertato che il palazzo può creare pericolo alla vita umana, i proprietari sarebbero costretti a rimettere in sicurezza lo stabile pagando di tasca loro, rivalendosi poi su Smat o Gtt. Si inizierebbe una causa civile molto lunga e dagli esiti incerti, un’amministrazione seria si dovrebbe far carico immediatamente del disagio creato dalle sue partecipate.
F.D'A. - A.A. - S.L. - Ufficio stampa Consiglio comunale
Torino, 14 Luglio 2008