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I dipendenti della Urmet, la società torinese del settore telecomunicazioni che due settimane fa aveva annunciato la chiusura dello stabilimento di via Bologna, hanno portato stamani in piazza Palazzo di Città, davanti alla sede del Comune di Torino, la protesta e la preoccupazione per la crisi dell’azienda e per il loro futuro.
Nel corso della mattinata il vicesindaco Tom Dealessandri e i rappresentanti di Regione Piemonte e Provincia di Torino hanno incontrato le Rsu e le segreterie di Fim, Fiom e Uilm. Le organizzazioni sindacali hanno illustrato la situazione aziendale e il punto (la fase di stallo) delle trattative. I rappresentanti delle istituzioni hanno evidenziato la necessità che, pur in presenza di evidenti difficoltà del settore che hanno generato ultimamente notevoli perdite all’azienda, la sede debba rimanere in città o nella prima cintura e la trattativa riprendere e procedere in modo da salvaguardare sia i livelli occupazionali, sia il patrimonio di conoscenza ed esperienza.
L'auspicio delle amministratori locali è che, con la ripresa dei colloqui, la proprietà possa modificare alcune sue posizioni per consentire il raggiungimento di un accordo che, pur utilizzando inevitabilmente gli ammortizzatori sociali, sia socialmente equilibrato. (mge)
Torino, 14 Luglio 2008