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Il progetto di “rifugio diffuso” per i profughi richiedenti Asilo Politico, arrivati a Torino dal Darfur e dall’ Afghanistan, è in fase di realizzazione.
Per loro la Giunta Comunale ha approvato, lo scorso mese di gennaio, il progetto sperimentale per ampliare l’offerta e provare così un vero e proprio affidamento residenziale per adulti attraverso la collaborazione di associazioni e organizzazioni.
In questi mesi, l’obiettivo è stato quello di coinvolgere, in un’ottica solidale, caratteristica della nostra città, un certo numero di famiglie torinesi o residenti nelle immediate vicinanze.
Torino è città da tempo inserita nel Sistema nazionale di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR), finanziato dal Ministero degli Esteri e fornisce servizi ed interventi appositamente studiati per l’accoglienza, l’accompagnamento e l’integrazione.
I primi inserimenti effettivi in famiglia sono iniziati nel mese di maggio. Ad oggi sono stati inseriti 13 beneficiari dei 20 previsti dalla delibera di cui 10 uomini e 3 donne. Inoltre ci sono tre famiglie che stanno perfezionando l’iter per l’affidamento di 4 RARU (Richiedenti Asilo o Rifugio Umanitario).
L’affidamento dura per un periodo di sei mesi rinnovabile per altri sei, qualora il percorso verso l’autonomia non fosse ancora completato. Percorso che si sviluppa attraverso l’apprendimento della lingua italiana, la formazione professionale e la ricerca del lavoro.
Attraverso le associazioni che aderiscono al Tavolo Rifugio cittadino (LA TENDA, ASAI, ARCI, ALMATERRA) l’Amministrazione comunale garantisce alle famiglie che si sono dichiarate disponibili un rimborso spese di 300 euro mensili a copertura, seppur parziale dei costi, che la disponibilità richiesta implica. Altri 100 euro saranno versati dal Comune all’associazione coinvolta nel percorso individualizzato di integrazione. La cifra, per questa prima fase di sperimentazione, stanziata dalla Giunta comunale, ammonta globalmente a 96 mila euro grazie a fondi garantiti dal Ministero dell’Interno per l’anno 2008.(p.v.)
Torino, 1 Luglio 2008