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Ufficio Stampa

COMUNICATI STAMPA 2008


PALAROCCIA TORINO

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Da domani, giorno dell’inaugurazione ufficiale, Torino mette a disposizione degli sportivi un impianto attrezzato per l’arrampicata. Una struttura che restituisce ai torinesi quegli spazi che per praticarla venivano offerti dal Palavela fino a quattro anni fa, prima che la matita di Gae Aulenti lo ridisegnasse per farne sede di gara in occasione delle Olimpiadi invernali di Torino 2006.
Il nuovo impianto sportivo dedicato a questa disciplina figlia dell’alpinismo è in via Braccini 4, di fronte alla sede del Cus Torino e a poche decine di metri dalla rotonda in cui confluiscono la stessa via Braccini, i corsi Mediterraneo, Lione, Francesco Ferrucci e la via Cristoforo Colombo.
Le pareti per l’arrampicata sono il prodotto dell’assemblaggio di pannelli stratificati resinati e blocchi di resina, in volumi a difficoltà variabile. Uno
spicchio di montagna artificiale colorato di grigio e arancione in diverse tonalità, alto una ventina di metri (10 metri le pareti didattiche), che copre circa mille metri quadrati e offre 5mila prese a chi si cimenta nelle ascese indoor.
“E’ la struttura dedicata all’arrampicata al coperto più grande d’Italia e, senza dubbio, una tra le maggiori d’Europa” – sottolinea l’architetto Erica Ribetti che l’ha progettata e diretto i lavori di costruzione. Essa può offrire anche aree per la didattica e spazi per trascorrere qualche ora in compagnia di chi condivide la stessa passione. “Chi la frequenterà – aggiunge l’architetto Ribetti - potrà praticare sport, ma anche recarsi al bar,
assistere alle attività dalla tribuna, vedere documentari sulla montagna, sfogliare libri e riviste sull’argomento, scambiare qualche parola con un amico”.
I progettisti hanno adottato soluzioni tecnologiche all’avanguardia, dedicando grande attenzione agli aspetti ecologici e, soprattutto, al risparmio energetico. La copertura della sala didattica, ad esempio, è in interamente in vetro fotovoltaico che garantisce trasparenza, schermatura e produzione di energia in quantità sufficiente per l’autogestione del fabbricato.
“Una delle caratteristiche dell’impiantistica sportiva torinese – ricorda l’assessore allo Sport, Renato Montabone – è quello di avere strutture che consentono di cimentarsi in quasi tutte le discipline, compresa l’arrampicata che oggi può essere praticata nel complesso di corso Tazzoli 78. Ma con la nuova palestra di via Braccini la città colma il vuoto lasciato dal Palavela e
restituisce ai torinesi uno spazio dedicato a uno sport che incontra crescente favore, soprattutto tra i giovani”.
Un luogo dove, già a partire dal pomeriggio di sabato 14 giugno, è possibile scoprire i segreti di una disciplina che, anche se praticata tra rocce e appigli artificiali, non perde il suo fascino originario. Già, perché il programma della giornata di inaugurazione, dopo la mattinata
con il tradizionale taglio del nastro e l’esibizione di campioni dell’arrampicata sportiva (i nazionali Sara Isacchi, Andrea Pruenster, Anna Gislimberti, Andrea Ratti, Stefano Ghisolfi, Marcello Bombardi, Niccolò Ceria e Martino Ischia), offrirà a tutti quanti, dalle ore 13.30 alle 19.00, l’opportunità provare a scalare le pareti del Palaroccia con l’assistenza di istruttori federali. Pazienza dunque, se fessure, appigli e anfratti non sono modellati da madre natura nella roccia naturale e poco importa se le dita devono artigliare sporgenze in materiale plastico per scalare blocchi in resina. Qualche volta la
montagna può anche scendere in città, per soddisfare la passione di chi ama sfidare le leggi della fisica e arrampicarsi superando pendenze apparentemente impossibili. (mge)

Torino, 13 Giugno 2008


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