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Ufficio Stampa

COMUNICATI STAMPA 2008


GTT - ATM: IL DIBATTITO IN SALA ROSSA

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GTT – ATM: IL DIBATTITO IN SALA ROSSA

Sulla fusione tra Gtt e Atm dopo l’intervento del sindaco si è aperto il dibattito.

Ferdinando Ventriglia (Gruppo della Libertà): "Siamo a favore dell’aggregazione di Gtt perché da ciò ne deriveranno un servizio migliore, più occupazione e maggiori investimenti. In fase di trattativa però sono stati fatti due errori: la difesa del “fortino” Gtt da parte della politica che occupa l’azienda e l’aver dato l’impressione che questa operazione si stia facendo attraverso i soliti salotti”.

Giuseppe Lonero (La Destra): “Ci interessa sapere che vantaggio deriverà ai cittadini dalla fusione tra Gtt e Atm Milano. Ci chiediamo se la qualità del servizio sarà migliore: biglietti meno cari, autobus più puliti, maggiore frequenza dei mezzi, minore inquinamento. Questo sarà determinante per la nostra posizione al momento della votazione.”

Domenico Gallo (Comunisti Italiani): “Trovo discutibile il metodo seguito. C’è un solo organo chiamato a decidere sulla fusione tra Gtt e Atm, il Consiglio comunale. Qualche settimana fa ci è stato detto che eravamo solamente all’inizio. Da “La Stampa” apprendiamo invece che il 30 settembre dovremo votare la delibera.
Non abbiamo nessuna pregiudizialità riguardo alla fusione. Vogliamo però capire il suo significato. E’ importante salvaguardare l’autonomia di Gtt, il controllo pubblico, l’occupazione e la qualità del servizio”.

Mario Carossa (Lega Nord): “Diventa difficile dire di essere contrari alla fusione dopo le argomentazioni del Sindaco, ma lo dico lo stesso. Perché dobbiamo sempre cercare un socio più grande, che ci assorba, come è successo per il San Paolo con Intesa? In questo caso, però, GTT è una società al 100% pubblica e le linee di indirizzo su un’eventuale fusione dovrebbero essere discusse in Consiglio comunale prima di avviare le trattative. Altrimenti, dopo non si potrà più dire di no. Stiamo scivolando verso Milano e la Lombardia. Se ATM vuole utilizzare GTT per entrare nel business delle ferrovie, deve pagare bene l’azienda e la Città di Torino”.

Andrea Giorgis (P.D.-L’Ulivo): “Ero perplesso all’inizio per questa ulteriore discussione, ma alla fine può essere un’occasione per ribadire la necessità di rafforzare GTT e dunque creare un soggetto in grado di essere più competitivo sul mercato. Ma, come diceva Sant’Agostino, la conoscenza precede la volontà. Per cui, prima di decidere se l’ipotesi della fusione con Milano sia percorribile, occorre attendere i risultati degli studi commissionati”.

Alberto Goffi (U.D.C.): “Sinora non abbiamo visto alcuna relazione, ma crediamo che difficilmente si tratterà di un “matrimonio” paritario. E’ una questione evidente: ATM Milano fattura il 50% in più di GTT Torino. Si tratterà quindi di una fusione per incorporazione. Avrei però voluto affrontare la discussione sul trasporto pubblico in Consiglio comunale. Il vero problema non è la competizione pubblica tra Torino e Milano, ma far fare un passo indietro agli enti pubblici. Occorreva mettere le quote GTT sul mercato, liberalizzando il servizio, anziché creare l’ennesimo “carrozzone pubblico”.

Monica Cerutti (Sinistra Democratica): “Crea imbarazzo il metodo e il merito con cui si sta affrontando la discussione. Durante la discussione in sala Rossa del 4 febbraio, avevamo ipotizzato di rinforzare GTT attraverso accordi con altre aziende a livello regionale, in alternativa, o in modo complementare alla fusione con ATM. Chiedemmo di comunicare al consiglio a che punto fossero gli studi di fattibilità della fusione e oggi, scopriamo che i giochi sono quasi già fatti. Vogliamo sapere se esiste un piano industriale, se oltre all’ipotesi della fusione ,ci sono altre opzioni percorribili e avere altre informazioni tecniche. Bisogna trovare la soluzione migliore nel tono, per l’azienda e per i suoi lavoratori, per i cittadini e la qualità del servizio trasporti”.

Daniele Cantore (Forza Italia-Pdl): “Un partito come il PDL deve essere favorevole a operazioni come queste che favoriscono la liberalizzazione e il miglioramento dei servizi per i cittadini. Alla sfida del 2010 GTT non può presentarsi sola e la trattativa con ATM non deve essere pregiudiziale nei confronti di altri soggetti. Questa discussione in questo momento è inutile, vista il punto in cui sono gli studi di fattibilità. Le due aziende devono sdoganarsi al loro interno dalla politica, devono riferirsi a essa in quanto aziende pubbliche. GTT non ha le dimensioni di ATM, ma detiene maggiori potenzialità”.

Gian Luigi Bonino (Partito Socialista): “L’unione delle due aziende potrebbe essere una grande opportunità, bisogna pensare in grande e nell’ottica dello sviluppo del nord ovest, guardare anche a Genova. Vedo già alzarsi le voci del no a priori.
Il punto è capire se l’operazione porta benefici per i cittadini e sotto il profilo occupazionale. Non mi convincono le lotte per i primati localistici e per le poltrone, siano le professionalità e le capacità e essere motore di questa operazione”.

Roberto Ravello (AN verso il popolo della Libertà): “Nella procedura seguita è mancato il coinvolgimento dell’unico vero genitore di Gtt, il Consiglio comunale. No ho capito ciò che avevo bisogno di sapere: il ruolo di Torino nei confronti di Milano, le ricadute occupazionali, gli equilibri tra gli organi decisionali e la qualità del servizio. Mi sembra di comprendere che la fusione sia necessaria perché Gtt in futuro non sarà più in grado di partecipare alle gare. Chiedo un incontro dei i Consigli comunali di Torino e di Milano con i sindaci delle due città”.

Gaetano Porcino (Italia dei Valori): “Le parole del sindaco sono state molto convincenti ed infatti io stesso sono convinto. Mi risulta difficile discutere nel merito dal momento che non ho visto la relazione e neppure il sindaco l’ha vista. Siccome io diatribe non ne ho non vorrei che qualcuno trascinato dall’ombra romana si stesse convincendo dell’esistenza di un Consiglio comunale ombra”.

Ennio Galasso (Italia dei Valori): “Ci chiediamo come sia stata possibile questa plateale violazione della riservatezza. Questa violazione ci preoccupa, non possiamo credere che si sia trattato di un atto di ingenuità. Temiamo insidie esterne. Occorre tutelare la dignità e l’autorevolezza del Consiglio comunale e così perseguire l’interesse della comunità torinese”.

Antonello Angeleri (Verso il Partito Popolare Europeo): “Oggi non emerge assolutamente nulla. Abbiamo compreso che lei è il sindaco di due maggioranze tra loro distinte e distanti. Noi non eravamo in possesso del documento dato ai giornali. Chiediamo in questa trattativa maggiore trasparenza a tutela dei cittadini”

Carlo Zanolini (Ambiente e Italia - Moderati): “Volevo che queste comunicazioni venissero fatte in aula per conoscere meglio la situazione. Mi pare che la relazione del Sindaco sia stata esaustiva e che la strada intrapresa sia buona. Ritengo che si debba andare avanti, seguendo le linee di indirizzo del Consiglio e rispettando tre condizioni: che GTT si rafforzi con sinergie o fusioni, che la collaborazione avvenga, preferibilmente, ma non necessariamente, tra aziende pubbliche e che ci sia parità tra Torino e Milano”.

Luca Cassano (Rifondazione Comunista): “Non temiamo la presenza di un Consiglio “ombra”, ma non vorremmo che venisse messo in ombra il Consiglio. Se il Sindaco e i consiglieri GTT nominati dalla Città non hanno ancora la relazione tecnica sulla fusione, allora c’è motivo di essere perplessi. Sembra che possano accedere a documenti così importanti per la Città solo pochi membri di un partito esclusivo: il PD. Temiamo un’alleanza tra le due aziende che porti a un nuovo soggetto nei confronti del quale il Consiglio non potrà più intervenire. Anche per questo, dobbiamo affrontare il dibattito con il Consiglio comunale di Milano”.

Marco Calgaro (P.D.-L’Ulivo): “Il dibattito che è in atto in città è senz’altro positivo. E’ importante che in questo momento riassuma centralità il Consiglio comunale. L’augurio è che la Giunta e il Sindaco siano così bravi da ottenere una fusione vantaggiosa per Torino, come hanno saputo fare la Giunta e il Sindaco di Genova in occasione della fusione di AMGA con AEM Torino, in cui il peso delle aziende era totalmente a vantaggio di Torino e la fusione si è conclusa alla pari. E’ scellerato chi pensa che GTT non debba costruire il suo futuro ingrandendosi”.

Dopo l’intervento dei consiglieri la replica del sindaco Sergio Chiamparino: “Vorrei tornare in Consiglio per sottoporre un’opinione mia e della Giunta, non appena sia nata una trattativa. A Gtt è stato dato un mandato esplorativo e, ad oggi, non c’è ancora alcuna trattativa in piedi.
In relazione alla gestione dei servizi da parte del pubblico, il sindaco ha ricordato il modello Sagat, “che ha dimostrato di funzionare” e ha ricordato come il controllo pubblico “può essere detenuto in forma che non necessariamente coincidono con la maggioranza del capitale”.


A.A, L.C, F.D'A., M.Q. - Uffico stampa del Consiglio comunale










Torino, 16 Giugno 2008


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