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La Città di Torino ha ottenuto dal ministero per la Solidarietà sociale un contributo di circa 1,5 milioni di euro che permetterà di finanziare progetti di inclusione sociale degli immigrati e dei loro familiari. Il contributo è strettamente finalizzato a tale obiettivo ed è stato distribuito attraverso un bando del ministero (Direzione Generale dell’Immigrazione) del 12 settembre 2007 che attinge al “Fondo per l’inclusione sociale degli immigrati”, istituito dall’art. 1, comma 1267, della L. 27/12/2006 n. 296.
Tra gli obiettivi del bando: sostegno all’accesso all’alloggio, accoglienza degli alunni stranieri; valorizzazione delle seconde generazioni; tutela delle donne immigrate a rischio di marginalità sociale; diffusione della lingua e della cultura italiane. Il progetto si aggiunge al precedente già varato dal Consiglio comunale (Abit-Azione) che prevedeva un finanziamento di 750mila euro ed è specificamente indirizzato alle comunità nomadi.
Insieme alla città di Torino (undicesima in graduatoria), hanno ottenuto un contributo 26 Enti diversi. Tra questi, la Regione Toscana (circa 3 milioni), la Regione Puglia (1,2 milioni) e i comuni di Venezia (1,3 milioni), Modena (1,5), Reggio Calabria (1,5), Milano (1,7), Macerata, Agrigento, Ancona, Isernia e altri.
Il progetto Isa-Inclusione Socio Abitativa, presentato dalla Città di Torino all’atto di richiesta dei finanziamenti, permetterà a numerose famiglie di immigrati inserite ormai stabilmente nella vita sociale ed economica della città ma che incontrano difficoltà nella ricerca di una casa di accedere al mercato privato della locazione e di integrarsi stabilmente e serenamente nel tessuto sociale torinese. Su altri fronti, i finanziamenti permetteranno anche di affrontare con i mezzi necessari le emergenze sociali cui i servizi comunali quotidianamente fanno fronte, dando risposte positive a quelle persone che, pur in condizioni di vita difficili, intendono perseguire con consapevolezza un percorso di inclusione sociale e lavorativa, grazie alla riduzione della tensione abitativa e al miglioramento della qualità della vita.
Il contributo del ministero per la Solidarietà sociale si aggiunge agli ammortizzatori sociali già varati dalla Giunta (il bando per l’accesso all’alloggio popolare, i contributi a sostegno della locazione, l’attività dell’agenzia sociale Locare) e non pregiudica il loro andamento positivo a vantaggio dei richiedenti inseriti nelle diverse graduatorie. Esso è rivolto esclusivamente ad affrontare una circostanza critica che preme ai confini della nostra città, offrendo un percorso di uscita dall’emergenza alle persone positivamente orientate all’inclusione ed escludendone coloro che si orientano ad attività delinquenziali e contrarie al corretto andamento della convivenza civile.
Il progetto si articola in diverse fasi.
- L’individuazione dei possibili beneficiari.
- Il reperimento di sistemazioni abitative con requisiti diversi - immobili in affitto sul mercato privato e nell’ambito del patrimonio pubblico - per avviare gruppi di coabitazione, strutture di accoglienza temporanea per donne (vittime di tratta e rifugiate), per ospitalità transitoria.
- L’accompagnamento sociale e l’inserimento dei beneficiari nelle strutture individuate.
- La ricerca di abitazione definitiva sul mercato immobiliare privato e gli abbinamenti domanda / offerta alloggi.
- L’assistenza dell’immobiliare sociale all’affittuario e al proprietario, nello svolgimento delle pratiche per l’attivazione del contratto ed erogazione incentivi.
- La pubblicizzazione mirata del progetto, la sensibilizzazione della cittadinanza, il monitoraggio di esperienze maturate in analoga area di intervento.
La delibera approvata oggi dalla Giunta – presentata dagli assessori Marco Borgione, Ilda Curti e Roberto Tricarico - permette di accogliere il contributo concesso dal ministero e di avviare l’iter del progetto.
(mm)
Torino, 27 Maggio 2008