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Ufficio Stampa

COMUNICATI STAMPA 2008


IL DIBATTITO SUL SINDACO, MINISTRO DEL GOVERNO OMBRA

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Dopo l’intervento del sindaco, che ha risposto alla richiesta di comunicazioni sulla “compatibilità” tra il ruolo di primo cittadino e ministro del governo ombra, si è svolto il dibattito.

Daniele Cantore: (Forza Italia – popolo della libertà) La domanda che ci poniamo, per fare il ministro come vuole Veltroni, comporta un certo impegno. Noi chiediamo se questo incarico non tolga tempo alla città e al controllo della maggioranza, che continua a farsi del male e a far del male alla città. I cittadini devono sapere se il primo cittadino sarà sindaco a tempo pieno. Altrimenti può scegliere di dimettersi, fare il ministro ombra e poi ricandidarsi.

Agostino Ghiglia (AN): Il sindaco vuol fare il ministro ombra per il federalismo per sostituire Mercedes Bresso alla guida della Regione. L’incarico gli consentirebbe di andare in giro per il Piemonte a farsi conoscere. Ma noi abbiamo bisogno che il sindaco resti qui perché è ancora il migliore fra i suoi assessori. Quando non c’è in giunta c’è caos. Già in passato contrastammo la sua assenza durante la campagna elettorale. Ritiene l’incarico compatibile con i bisogni e i problemi della città?. Rinunci, altrimenti sarebbe un brutto segnale per i torinesi.

Gian Luigi Bonino (Partito Socialista): Credo che sia importante che Veltroni abbia dato vita al governo ombra e ritengo allo stesso modo importante il ruolo affidato al nostro sindaco. Nel governo Berlusconi non ci sono ministri piemontesi. Sono certo che attraverso questo incarico il sindaco saprà dare visibilità a Torino e al Piemonte sul piano delle riforme legate al federalismo.

Carlo Zanolini (Ambiente e Italia Moderati): le risposte del sindaco sono chiare ed esaurienti. E’ importante scaldarsi i muscoli per quando, tra cinque anni, il governo cambierà e il sindaco potrà diventare Ministro vero. Il dialogo a livello nazionale sicuramente grandi frutti.

Mario Carossa (Lega Nord): il sindaco dovrebbe essere più presente e attento ai problemi della città. Se crede davvero al federalismo-ha concluso- si confronti con il ministro Bossi”

Mimmo Gallo (Comunisti Italiani):Auspico che Chiamparino nel suo ruolo di ministro ombra apporti delle idee importanti per il Paese. Confido che si faccia promotore dei valori della Costituzione: il concetto di Italia come stato unitario, di un Paese in cui esiste la solidarietà e la ricchezza è equamente distribuita. Mi auguro che impedirà lo stravolgimento della Costituzione che sicuramente il centro –destra farà. Spero che si eviterà l’”inciucio”, l’abbraccio mortale tra il Pd e il centro – destra.

Ferdinando Ventriglia (Gruppo della Libertà): La sua elezione nel 2001 è avvenuta in circostanze drammatiche: la morte di Domenico Carpanini. Lei ha raccolto l’eredità di Carpanini, ma non ha mai avuto la stessa attenzione per il procedimento amministrativo. Lei è sempre stato attratto dalla grande politica, dai grandi scenari. Ma l’amministrazione di una città non si può lasciare ai funzionari.Temiamo che il suo incarico di ministro ombra le porti via tempo e, soprattutto, quell’attenzione, già scarsa, che ha sempre dedicato al procedimento amministrativo.

Gioacchino Cuntrò (Pd): C’è una contraddizione nelle cose dette dall’opposizione. Mi sorgono alcuni dubbi. Forse siete preoccupati del fatto che il governo ombra riesca meglio del centro-destra nel governare il Paese. E magari in voi c’è dell’invidia perché il governo in carica non ha ministri piemontesi e siete costretti a essere rappresentati dal ministro ombra Chiamparino.

Antonello Angeleri (VPPE): La risposta di Chiamparino dal punto di vista istituzionale mi soddisfa. Noi ci stiamo preoccupando non del futuro del sindaco ma dei torinesi. Questo dibattito sarebbe stato più utile tra qualche mese in un clima politico bipolare. Mi auguro che ci sia un rapporto tra Chiamparino e il ministro per varare le riforme.

Alberto Goffi (UDC): L’UDC non è preoccupata per il tempo che toglierà alla Città ma di che cosa andrà a fare a Roma. Non solo non abbiamo ministri torinesi ma neanche sottosegretari. Se lei saprà interpretare il ruolo di sentinella, il suo incarico a Roma sarà apprezzato.

Replica del sindaco: Il Piemonte ha visto una flessione rilevante dei ministri e dei sottosegretari del Governo in carica non solo per quel che riguarda il numero, ma anche come peso specifico. Spero che l’incarico di ministro ombra possa contribuire a mantenere alta la visibilità di Torino e del Piemonte. Certamente ci saranno degli incontri con il ministro, ma il ministro ombra non è il sottosegretario del governo in carica.

A.A. - L.C. F.D'A.

Torino, 19 Maggio 2008


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