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La Città di Torino e l’Università hanno ricordato Aldo Moro, nel trentesimo anniversario della sua uccisione, con una cerimonia svoltasi questa mattina al palazzetto “Aldo Moro”, in via Sant’Ottavio 12.
A commemorare la figura dello statista, il cui corpo venne ritrovato il 9 maggio del 1978, in via Caetani, a Roma, c’erano il presidente del Consiglio comunale Beppe Castronovo, il rettore dell’Università Ezio Pelizzetti, l’ex presidente del Consiglio regionale del Piemonte Dino Sanlorenzo, e l’onorevole Guido Bodrato.
“Moro è stato un politico importante” – ha dichiarato Castronovo - un padre della nostra Italia democratica, avendo fatto parte dell’Assemblea Costituente e della Commissione che ha redatto il testo della Costituzione”. Castronovo, inoltre, ha ricordato come il giorno dopo il rapimento fu presentato un ordine del giorno con il quale il Consiglio “riafferma la propria precisa volontà di sostenere nel loro compito e nella loro attività le istituzioni...ribadisce la necessità che il processo in corso alle Brigate Rosse si svolga con tutte le garanzie, ma anche con tutta la severità, la rapidità e il rigore necessari da affermare la giustizia dello Stato”.
Pelizzetti ha sottolineato l’attenzione di Moro per i valori della formazione e il suo ruolo di docente e di ministro della Pubblica Istruzione.
Sanlorenzo ne tracciato il ritratto di “uomo colto, mite, intelligente, coraggioso che cercava una via per cambiare le sorti dell’Italia”.
Bodrato, infine, ha ricordato come “Moro sia stato quello che più di altri si impegnò per passare da una democrazia difficile a una democrazia compiuta” e di come lo statista sia stato la vittima più illustre e più nota delle Brigate Rosse, ma certamente non l’unica.
Alla cerimonia è seguito lo scoprimento della targa commemorativa nel piazzale adiacente al palazzetto.
La seduta del Consiglio comunale di oggi è iniziata con un minuto di silenzio in ricordo di Aldo Moro.
L.C. Ufficio stampa del consiglio comunale
Torino, 9 Maggio 2008