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In relazione alle recenti vicende legate alla presenza dei nomadi a Torino, il sindaco Sergio Chiamparino, questo pomeriggio in Sala Rossa, ha risposto alla richiesta di comunicazioni da parte del capogruppo di Forza Italia – Popolo della Libertà, Daniele Cantore.
Il sindaco, annunciando la convocazione del tavolo per la sicurezza per il 5 maggio prossimo (il prefetto convocherà invece le istituzioni e le forze dell’ordine sul tema nomadi venerdì prossimo) ha evidenziato come, a Torino, la presenza dei nomadi sia appena sotto la soglia di emergenza.
Questo livello ha detto, talvolta viene superato per la convivenza di più etnie, per il tipo di attività svolte spesso al limite della legalità e per le condizioni di vita degradate.
<em ha spiegato Chiamparino, sottolineando come molto sia legato alle modalità stabilite da vari governi, con le quali la Romania è entrata a far parte dell’Unione europea.
Quindi il primo cittadino ha fornito i dati sulla presenza dei nomadi a Torino, 1130 quelli autorizzati, circa 900 quelli non autorizzati (diminuiti di un terzo rispetto allo scorso anno) e ha spiegato come si interviene per mantenere situazioni di equilibrio.
Gli interventi sono selezionati e congiunti tra settore sociale, vigili urbani e forze dell’ordine.
“Occorre”, ha spiegato
“dare risposte diverse a situazioni diverse: da un lato c’è chi, in una situazione di legalità, necessità di interventi umanitari o sociali, per i quali servirebbero strutture transitorie per risposte immediate”.
Negli altri casi, dove sono presenti situazioni di illegalità, si interviene con tutti i mezzi consentiti dalla legge.
“Questo ha permesso di ridurre di 400 unità i nomadi illegali”, ha detto il sindaco.
In conclusione dell’intervento, Chiamparino ha evidenziato come le strutture che ospitano i nomadi dovrebbero essere realizzate lontane dall’area metropolitana perché in questo modo si potrebbe dissuadere l’attività illegale, spesso connessa con la vita della città.
F.D'A. - Ufficio stampa Consiglio comunale
Torino, 28 Aprile 2008