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Ufficio Stampa

COMUNICATI STAMPA 2008


IN PIAZZA DELLA REPUBBLICA 14 SORGERÀ UN “ALBERGO SOCIALE”

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Allo scopo di favorire la nascita di un “albergo sociale”, una struttura gestita da un privato con modalità non speculative che offra spazi abitativi a quanti si trovano temporaneamente in difficoltà, il Comune acquisterà dal demanio il palazzo di piazza della Repubblica 14, che sorge sull’angolo con via Priocca e versa in condizioni di abbandono. Una volta acquistato, l’edificio sarà assegnato in comodato gratuito a un ente privato che ne curerà la riqualificazione e vi insedierà l’albergo sociale, curandone direttamente la gestione o affidandola a terzi. L’affidamento durerà almeno 25 anni. Lo ha deciso la Giunta oggi, su proposta degli assessori alle Politiche per la casa, Roberto Tricarico, e all’Urbanistica, Mario Viano. La delibera passerà ora al Consiglio comunale per la definitiva approvazione.

Di cosa si tratta? L’albergo sociale è una struttura con alcuni spazi comuni e una serie di stanze e bilocali con angolo cottura e servizi. Può offrire un alloggio temporaneo a giovani studenti o lavoratori in trasferta, che necessitino di un punto di appoggio per qualche settimana o qualche mese. Ma può permettere al Comune di insediarvi per il tempo necessario a trovare una nuova casa le famiglie colpite da sfratto esecutivo, oppure le persone in condizioni di fragilità sociale, appena uscite da una condizione di sofferenza e che necessitano di una base dalla quale ricostruire una vita normale.

Il prezzo d’acquisto dell’immobile è di 1,13 milioni di euro. Il Comune attingerà a fondi regionali – utilizzabili sulla base dell’accordo di programma tra Regione Piemonte, ministero delle Infrastrutture e Città di Torino del 30 aprile 2007 per la realizzazione di alloggi sperimentali e progetti speciali – per circa un milione, e 130mila euro da proprie risorse. Poi emetterà un bando per l’affidamento della struttura, rivolto in particolare al privato sociale.

I vantaggi per il Comune: riqualificare un angolo della piazza che oggi versa in profondo degrado e che necessita di un profondo maquillage; un notevole risparmio sulla spesa per affrontare le emergenze abitative – sfratti, sgombero per inagibilità, casi sociali, progetti di reinserimento sociale – che per il momento vengono risolte rivolgendosi al mercato alberghiero tradizionale, che incide per circa 380mila euro l’anno sui bilanci del Comune offrendo una risposta parziale alle esigenze delle famiglie, per le evidenti restrizioni che la permanenza in albergo comporta, come l’impossibilità di preparare cibi.

A questo si aggiunga il vantaggio di avere a due passi dal centro storico una struttura agile e disponibile anche su prenotazione per quanti si trovino a dover risedere in città per un tempo limitato e siano in cerca di una sistemazione economica.
(mm)

Torino, 15 Aprile 2008


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