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Una vecchia bottega o un locale storico non potranno essere sostituti da un bar o da un supermercato. Lo stabilisce la variante parziale (nr. 99) al Piano regolatore generale per tutelare negozi, ristoranti, caffè, e botteghe artigianali di lunga memoria, disseminate lungo i viali e i corsi della città.
L’obiettivo è la valorizzazione di queste attività commerciali, che hanno ormai radicato la loro presenza in angoli di particolare interesse storico, ambientale, ma anche turistico del capoluogo piemontese.
Con il provvedimento, adottato dalla Giunta questa mattina, su proposta degli assessori al Commercio e all’Urbanistica, che approva la variante parziale, si vuole contrastare la tendenza a eliminare storici punti vendita, di incontro e convivialità, con il risultato di impoverire la memoria e l’identità di tanti pezzi della città. Il documento, a breve, passerà al vaglio della Sala rossa.
I più noti locali storici cittadini localizzati su tali “assi commerciali”, che stanno lentamente cambiando la loro funzione storica da commerciale a quella legata ad attività terziarie, saranno così salvaguardati.
Secondo la variante, quindi, al piano terreno dei palazzi che si affacciano su vie e piazze da tutelare sono ammesse esclusivamente attività di commercio al dettaglio, per la ristorazione e pubblici esercizi e attività artigianali di servizio.
La variante parziale n. 99 al PRG è stata approvata dal Consiglio comunale l’11 aprile 2006.
Le piazze e le vie interessate dalla variante sono:
zona sud piazza Castello
piazza San Carlo
piazza Carlo Felice
piazza Vittorio Veneto
piazza Statuto
piazza della Repubblica
piazza Palazzo di Città
piazza Carignano
via Roma
via Amendola
via Po
via Garibaldi
via Palazzo di Città
via Pietro Micca
via Cernaia
(ma.co.)
Torino, 8 Aprile 2008