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La Giunta Comunale ha inviato stamani all'approvazione del Consiglio, con la deliberazione 2008/1811/09, l’invio di osservazioni alla Regione Piemonte in risposta alle valutazioni della Commissione Tecnica Urbanistica regionale sulla “variante n. 100” al Piano Regolatore Generale. Con l’invio delle risposte ed il loro recepimento da parte della Regione l’iter della variante dovrebbe concludersi.
Nel 1995, dopo l’approvazione del PRG da parte della Regione ed alla sua adozione da parte del Comune la stessa Regione, sulla base di quelle che allora erano state definite “analisi idrogeologiche non esaustive condotte per la stesura del Piano”, aveva introdotto d’ufficio alcune modifiche estendendo la condizione di “area esondabile” ad un'ampia area a nord del Po alla confluenza con la Stura (zona Barca e Bertolla) ed accorpando le quattro classi di stabilità individuate dal piano in collina (con diverse possibili modalità di intervento) in un'unica “situazione di rischio" vietando quindi la realizzazione di nuove costruzioni e di opere di urbanizzazione. Queste disposizioni prevalevano sulle prescrizioni del PRG limitando in modo molto severo le possibilità di realizzare nelle aree interessate qualsiasi intervento, sia pubblico sia privato, comprese le opere che potevano migliorare il profilo idrogeologico.
Per superare la situazione si attuò un complesso programma di indagini idrogeomorfologiche con una campagna di rilievi in collina (oltre 140 sondaggi) e la posa di una cinquantina di apparecchiature di controllo: gli studi si conclusero con un primo rapporto consegnato nei primi mesi del 2000. In quegli stessi anni, vista la crescente attenzione ai temi ambientali ed idrogeologici stimolata anche dai gravi dissesti, sono anche nate normative nazionali e regionali e sono stati attuati piani di settore per dare più importanza alla componente idrogeomorfologica nella pianificazione territoriale. Il Consiglio Comunale, nell’ottobre del 2005, approvò il progetto preliminare della variante urbanistica 100 con cui si modificavano le prescrizioni introdotte della Regione individuando con maggiore puntualità le zone con rischi reali di esondazione e di dissesto, definendo norme di cautela e prescrizioni per la realizzazione degli interventi e per le eventuali edificazioni, ma superando il precedente blocco indiscriminato.
Al termine di questo iter normativo lungo e complesso e con l’invio delle ultime risposte alla Regione con la delibera odierna la variante dovrebbe quindi poter essere adottata, consentendo di superare una situazione di divieto ma individuando puntualmente le prescrizioni e le cautele da adottare per ognuna delle zone interessate ed agevolando la realizzazione di interventi, ma ovviamente nel rispetto delle regole urbanistiche e delle prescrizioni del PRG.
La delibera sarà discussa in una delle prossime riunioni del Consiglio Comunale. (e.v.)
Torino, 1 Aprile 2008