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Torino si è sempre dimostrata sensibile al tema della riduzione dei rifiuti e della raccolta differenziata (in continua crescita, attualmente sfiora il 40%).
La Città di Torino vuole tuttavia ridurre la produzione globale dei rifiuti. In Italia, la media pro capite è di 550 Kg all’anno, secondo i dati forniti nel Rapporto Rifiuti 2007 dell’APAT (Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici).
Il Consiglio comunale ha approvato oggi all’unanimità (35 voti favorevoli su 35 consiglieri presenti) la mozione sull’educazione a un consumo responsabile e sugli incentivi per la riduzione dei rifiuti urbani.
Il documento chiede l’impegno di Sindaco e Giunta a dare impulso a una campagna di comunicazione e sensibilizzazione, che coinvolga anche le scuole torinesi in maniera permanente, come moderna forma di educazione civica, avvalendosi eventualmente della collaborazione dell’AMIAT.
Tra le “buone pratiche” che il Comune vorrebbe incentivare, ci sono l’utilizzo di detersivi “ricaricabili” attraverso appositi erogatori situati nei punti vendita della grande, media e piccola distribuzione e la diffusione del “vuoto a rendere”, in particolare per le bottiglie di acqua minerale. Si vuole inoltre incrementare il riciclo di piatti e bicchieri di plastica nelle mense scolastiche della città.
Si desidera altresì promuovere l’utilizzo di borse per la spesa in juta, anziché in plastica, e di pannolini per neonati in stoffa, più economici e rispettosi dell’ambiente.
La mozione, infine, chiede di attivare un’attività di confronto e sensibilizzazione all’interno del mondo della produzione e tra le associazioni di categoria, per promuovere politiche di packaging “leggero”, utilizzando materie prime riciclate e riciclabili e riducendo le porzioni “singole” e i prodotti “usa e getta”.
Il Consiglio comunale ha inoltre approvato un ordine del giorno che invita il Parlamento italiano “ad adottare al più presto una disciplina nazionale volta alla riduzione dei rifiuti da imballaggio, nell’ambito di una più generale disciplina dell’educazione al consumo responsabile, che preveda, tra l’altro, l’incentivazione all’adozione di imballaggi riutilizzabili secondari e terziari, l’introduzione del vuoto a rendere cauzionato per gli imballaggi primari (in particolare per quanto riguarda le bottiglie), l’incentivazione di forme di vendita di prodotti sfusi”.
(M.Q.) - Ufficio stampa Consiglio comunale
Torino, 17 Marzo 2008