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Si è celebrata, questo pomeriggio nella Sala Rossa di Palazzo civico, la festa del Consiglio comunale di Torino.
Nel dare il suo benvenuto, il presidente Beppe Castronovo ha annunciato la nascita di un progetto e di un concorso voluti dal Consiglio comunale: “Lo Statuto della Città spiegato ai ragazzi”, di cui è prossima la pubblicazione, e “Un giorno in Sala Rossa... e decidi tu”.
Quest’ultimo è rivolto agli studenti delle scuole medie inferiori. Ogni classe partecipante, dovrà preparare un ordine del giorno contenente le interpellanze, le mozioni, gli interventi, le proposte di deliberazione da votare. I primi tre classificati potranno sedersi tra questi banchi e rappresentare il proprio lavoro, diventando sindaco, assessori, presidente del Consiglio comunale e consiglieri per un giorno.
Castronovo ha poi voluto ricordare come la cerimonia odierna ricordi il 61° anniversario della prima elezione democratica a suffragio universale: “per la prima volta anche le donne hanno potuto votare ed essere votate. Era il 10 novembre 1946, Torino una città da ricostruire”.
“Dalla Liberazione quattordici Consigli si sono susseguiti tra questi banchi. O meglio, in questi 61 anni è la democrazia ad essersi seduta in Sala Rossa, rappresentata nelle nostre idee, proposte, discussioni, votazioni”.
Il sindaco Sergio Chiamparino, ha sottolineato l’importanza dei due progetti presentati: “Un modo per rendere vivo il Consiglio comunale, partendo da quel livello della società che più ci interessa: i giovani, che sono il futuro di questa istituzione”.
Chiamparino ha poi ricordato come: “la Sala in cui sediamo, è stata la prima ad essere occupata, nel 1848, da rappresentanti eletti dai cittadini”.
A seguire, sono intervenuti i consiglieri comunali:
Domenico Gallo (Comunisti italiani): “E’ importante capire come si è sviluppata la storia e quali sono state le vicissitudini che hanno restituito al popolo la democrazia e la libertà. A questo proposito ritengo significative le parole del sindaco della Giunta popolare, Giovanni Roveda - Il 10 novembre il popolo è entrato in Comune e non ne uscirà più”.
Carlo Zanolini (Verdi per la Pace): “Il rispetto di tutti i cittadini e delle loro istanze è la premessa per un buon governo delle città e dei Paesi. Un assunto ancora disatteso oggi, dove il clima politico dove spesso è consuetudine essere forti con i deboli e servili o deboli con i forti”.
Gian Luigi Bonino (Rosa nel Pugno): “Oggi è una giornata importante: si ricordano i 61 anni del Consiglio comunale di Torino. Un’assemblea nata dalla lotta di Liberazione per arrivare alla democrazia e che oggi, dopo grandi trasformazioni, ha ancora un ruolo irrinunciabile. Credo che l’iniziativa dello Statuto per i Ragazzi sia ottima per avvicinare i giovani alle istituzioni. Saranno loro i futuri amministratori e i futuri elettori”.
Ennio Galasso (Alleanza Nazionale): “Sono onorato di intervenire in questa ricorrenza, al cospetto di tanti esponenti della società civile e militare. Dopo anni tragici, dopo che un popolo intero aveva dimostrato di avere risorse morali per risollevarsi, nella prima seduta del Consiglio comunale tutti avevano il desiderio di battersi per il bene comune della città. Questo è il messaggio che ci deve guidare ancora oggi. E’ estremamente meritoria l’iniziativa di coinvolgere i ragazzi per dare a Torino quel futuro che merita”.
Andrea Giorgis (L’Ulivo): “61 anni fa per la prima volta il Consiglio comunale di Torino veniva eletto da tutti i cittadini e tutte le cittadine. Il significato è molto complesso e ricco. Vorrei sottolineare solo un aspetto, forse il più banale: l’uguaglianza. Tutti coloro che vivono e lavorano in una città devono poter concorrere alla vita politica della propria comunità. E’ un concetto che allora non era scontato e che oggi deve continuare a essere vivo”.
Monica Cerutti (Sinistra Democratica): “E’ giusto che tutta la comunità posso partecipare alla vita politica, anche le donne. Il tema della rappresentanza femminile è ancora attuale. A Torino, le consigliere non sono mai scese sotto le 6 unità, al massimo sono state 14. Si è registrata la massima percentuale della loro presenza nella scorsa legislatura: il 26% (13 su 50 consiglieri), la più elevata tra le città metropolitane. Dobbiamo continuare a lavorare su azioni positive e sul piano culturale. Anche sulla toponomastica. Su 2.250 intitolazioni di strade e piazze, solo 50 sono state dedicate a donne”.
Dopo i consiglieri hanno preso la parola Dante Notaristefano, presidente dell’associazione ex consiglieri comunali, Luigi Saragnese, assessore ai servizi educativi della Città di Torino e Antonio Catania, dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale di Torino.
Dante Notaristefano: “L’Associazione degli ex consiglieri comunali si aggiunge a questo coro di compiacimento per le iniziative proposte. Stiamo realizzando un progetto di formazione, rivolto ai ragazzi delle superiori, sui temi della costituzione e del federalismo”.
Luigi Saragnese: “A distanza di tanti anni, è nostro dovere interrogarci su come mantenere vivo l’esercizio della democrazia tra le nuove generazioni. Si tratta di individuare e inventare percorsi per imparare e praticare la democrazia. L’idea della Presidenza del Consiglio comunale di uno Statuto per i Ragazzi è davvero encomiabile ed è in linea con Torino Città Educativa. E’ uno strumento che si presenta come un gioco, ma insegna delle regole. E si gioca meglio se si rispettano le regole”.
Antonio Catania, ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra il Consiglio comunale e le istituzioni scolastiche da lui rappresentate, perché: “La scuola è il luogo dove è possibile costruire una cittadinanza consapevole, attraverso percorsi formativi indirizzati alla crescita democratica dei nostri giovani”.
M.L. - M.Q. (Ufficio stampa Consiglio comunale)
Torino, 12 Novembre 2007