Spedisci via mail
Sì è discusso di sicurezza questa mattina a Palazzo Civico, nella seduta congiunta della Prima commissione consiliare, presieduta da Gioacchino Cuntrò, e della conferenza dei Capigruppo, presieduta dal presidente Beppe Castronovo e dal vicepresidente Michele Coppola. Riunione promossa per affrontare le problematiche espresse dalla petizione firmata da oltre 3.300 cittadini presentata lo scorso dicembre al Consiglio comunale.
I cittadini chiedevano un incremento di 300 unità dei vigili di quartiere, ai quali aggiungere altri 80 vigili dotati di moto e/o autovettura per agevolare la rapidità di intervento, la posa di colonnine s.o.s. e di sistemi di video-sorveglianza nelle zone a rischio e sui mezzi pubblici di trasporto e l’istituzione di vigili “onorari”, da selezionare tra i cittadini “affidabili” per una collaborazione gratuita con le forze dell’ordine (segnalazioni e realizzazione di fotografie e filmati video su crimini eventualmente commessi).
E’ stato inoltre chiesto di destinare la metà dei ricavi delle multe per violazioni del codice della strada in città alla sicurezza e di potenziare gli incontri nelle scuole per l’educazione alla legalità.
L’assessore alla Polizia Municipale, Giuseppe Borgogno, ha evidenziato come molte delle richieste avanzate siano già state soddisfatte in seguito alla sottoscrizione del “Patto per la sicurezza”, siglato lo scorso 22 maggio tra il Ministero dell’Interno, il Comune e la Provincia di Torino. L’accordo prevede, al suo compimento, l’arrivo di 200 agenti in più in servizio a Torino. Il Comune ha inoltre stanziato 1 milione e 50.000 euro al Ministero dell’Interno per l’acquisto di venti autovetture per Polizia di Stato e Carabinieri.
“A Torino ci sono situazioni problematiche” – ha confermato l’assessore – “ma le forze dell’ordine stanno lavorando. In città sono in servizio 1.850 vigili urbani, 1.511 dei quali impiegati in servizi esterni (cioè, in strada, ndr). Lo sforzo di quest’anno è stato infatti quello di spostare il maggior numero possibile di vigili da compiti amministrativi a servizi esterni”.
Borgogno ha poi reso noti i risultati dei primi sette mesi di attività di quest’anno della Polizia Municipale di Torino: 3.312 segnalazioni di notizie di reato, 138 arresti, 839 foto-segnalazioni, 419 servizi sui mezzi pubblici (per un totale di 2.619 vetture controllate).
“Il compito principale dei Vigili però non è quello di garantire l’ordine pubblico” – ha puntualizzato l’assessore – “Si devono occupare anche di viabilità, sicurezza stradale e tutela dei consumatori. Compiti che altrimenti nessuno svolgerebbe. Comunque, sono oltre 500 gli agenti che si occupano in modo esclusivo di sicurezza urbana. Un anno fa erano poco più di 400”.
Borgogno ha inoltre sottolineato come negli ultimi due anni le sanzioni irrogate in città per violazioni delle norme sul codice della strade siano in calo, sia per quanto riguardo le multe emesse dai Vigili che quelle elevate da Gtt. Ha smentito che, come riportato da alcuni media, il bilancio comunale si regga sulle entrate derivanti da tali sanzioni (Nel bilancio 2006 su 433 milioni di entrate extratributarie, 64,7 milioni derivavano dalle multe, ndr).
“Il problema della sicurezza” – ha concluso – “non riguarda soltanto la Polizia Municipale. Lo spaccio a Porta Palazzo, ad esempio, non può essere contrastato soltanto dai Vigili. Ognuno deve fare la propria parte, a cominciare dai mezzi di informazione, per quanto riguarda il senso di sicurezza percepito dai cittadini”.
In merito alla sorveglianza di mezzi pubblici e aree a rischio, sono state posizionate 50 colonnine s.o.s. nei parchi cittadini, dotate di telecamera, in collegamento con la centrale operativa dei Vigili Urbani. Altre 40 sono in fase di installazione presso i parcheggi degli ospedali, dei cimiteri e delle stazioni ferroviarie. Attualmente, il 30% dei mezzi pubblici di trasporto è dotato di impianti di video-sorveglianza e registrazione e i nuovi mezzi che man mano sostituiranno quelli vecchi saranno tutti provvisti dei medesimi sistemi. Si prevede che anche le nuove fermate avranno un sistema di chiamata s.o.s. integrato nella palina e, se sarà possibile, anche di videoregistrazione.
All’interno della metropolitana, dei convogli e delle zone di accesso sono invece attive circa 700 telecamere.
Alla discussione hanno partecipato il consigliere Antonello Angeleri (UDC), tra i promotori della petizione, e il consigliere Ennio Galasso (AN). Sono intervenuti il primo firmatario del documento, il senatore Furio Gubetti, e il terzo, Francesco La Motta. Presente anche il comandante del corpo di Polizia Municipale Mauro Famigli.
(M.Q.) - Ufficio stampa Consiglio comunale
Torino, 19 Ottobre 2007