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Un telegramma di condoglianze è stato inviato dal presidente del Consiglio comunale, Beppe Castronovo, a nome di tutta la sala Rossa, alla Comunità polacca di Torino, per la scomparsa del suo presidente Mieczyslaw Rasiej.
Nel messaggio di cordoglio vengono ricordate le qualità morali e il profondo legame e rispetto per la sua nazione.
Nato nel 1924, dopo l’invasione della Polonia nel 1939 da parte dei nazisti e dei sovietici, fu deportato da questi ultimi con la famiglia in Siberia. Liberato nel 1942 si arruolò volontario nell’esercito polacco e assieme al 2° Corpo d’Armata del generale Anders prese parte alla Liberazione d’Italia, combattendo a Montecassino, lungo la costa adriatica, e per la liberazione di Bologna.
Dopo la guerra, essendo la Polonia sotto il dominio sovietico, come molti militari polacchi Mieczyslaw Rasiej rimase a studiare in Italia, grazie agli accordi stipulati tra il comando militare polacco in Italia e gli atenei italiani. Laureatosi in ingegneria elettrotecnica, fu direttore tecnico della società Nebiolo e direttore dello stabilimento “Meccanica Sommariva”. Con gli altri militari esuli a Torino fondò la Comunità polacca, organizzando e partecipando a numerose iniziative volte a ribadire i diritti civili violati in Patria. Negli anni Ottanta fornì aiuti umanitari al sindacato clandestino Solidarnosc.
Il 24 novembre prossimo, Rasiej avrebbe dovuto partecipare all’inaugurazione di una stele a ricordo dell’esercito polacco, che la Città ha realizzato, su indicazione della commissione Toponomastica, in piazza Polonia, accogliendo la proposta della Comunità stessa.
F.D'A. - Ufficio stampa del Consiglio comunale
Torino, 18 Ottobre 2007