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Ufficio Stampa

COMUNICATI STAMPA 2007


PIANCONE NON VIVE IN UNA CASA POPOLARE

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In merito all’interpellanza presentata da alcuni gruppi consiliari che ipotizza la concessione di una casa popolare da parte del Comune a Cristoforo Piancone, l’assessore alle Politiche per la Casa Roberto Tricarico ha dichiarato: “Non corrisponde al vero nella maniera più assoluta che il sig. Piancone abbia ottenuto in godimento una casa popolare. Il sig. Piancone ha presentato liberamente domanda all’agenzia Locare per essere inserito nelle graduatorie delle persone con disagio abitativo. All’atto della domanda Piancone ha dichiarato di essere ospite presso la madre e la sorella, di essere impiegato in una cooperativa sociale e di essere i regime di semilibertà. Ha altresì dimostrato di essere perfettamente in grado di sostenere un canone nel mercato privato della locazione”.
“A seguito dell’approvazione della domanda da parte della competente commissione comunale, che ha riscontrato la regolarità della domanda – prosegue l’assessore – il richiedente è stato segnalato a diversi proprietari di immobili. La cooperativa Di Vittorio, sulla base di un obbligo convenzionale con la Città, ha proposto al sig. Piancone una soluzione abitativa in corso Rosai a Torino. Si precisa che alcun contributo è stato erogato al sig. Piancone, ma esclusivamente alla cooperativa Di Vittorio”.

Anche Maria Pia Brunato, Garante dei diritti dei detenuti della Città di Torino, è intervenuta sul caso in questione. “Non è scandaloso – ha detto il Garante – che un soggetto in semilibertà acceda all’abitazione, anzi è presupposto essenziale per un serio programma di reinserimento sociale, così come il lavoro. Ricordo inoltre che la semilibertà si ottiene dopo una seria e motivata osservazione da parte della magistratura di sorveglianza”.
(mm)

Torino, 3 Ottobre 2007


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