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Che fare del bullismo? Atti di violenza e bullismo trovano grande eco nei media, ma insegnanti, educatori e genitori non sanno come affrontarlo. I bulli non sono dei gradassi nè semplici prepotenti. Il bullismo provoca gravi danni e va contrastato. Ma come? Dopo anni di ricerche e di interventi centrati sugli individui, nell'improbabile missione di rendere i bulli più "buoni" e le vittime meno indifese, lo scrittore Daniele Novara, tra i primi in Italia ad affrontare una formazione improntata all'educazione ed alla pace, propone una svolta attraverso una maggiore efficacia degli interventi pedagogici. Gli insegnanti devono divenire un gruppo di potere capace di trasformare i comportamenti individuali deviati, essere più operativi e capaci di trasmettere e mantenere dei valori autentici ai giovani studenti, soprattutto a quelli più emarginati, influenzabili e, proprio per questi motivi, a rischio di avvicinarsi a ragazzi strafottenti, gradassi che tendono ad emulare naturalmente in azioni negative. La sua ipotesi di partenza è che il bullismo non è solo un'ingiustizia, ma una incompetenza conflittuale e socio-relazionale.
Teoria espressa nel libro "I bulli non sanno litigare" scritto da lui stesso in collaborazione con la Divisione Servizi Educativi e l'associazione ASAI.
Il saggio verrà presentato venerdì 5 ottobre, alle 21, presso il Centro Interculturale della Città di Torino di corso Taranto,160
E' gradita la prenotazione al numero 011.442.97.10.
PC
Torino, 28 Settembre 2007