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La richiesta arriva da un Ordine del giorno presentato da nove consiglieri della maggioranza, prima firmataria Monica Cerutti. Il testo è stato illustrato, oggi pomeriggio, durante la seduta congiunta delle Commissioni Pari Opportunità e IV con le presidenti Lucia Centillo e Maria Teresa Silvestrini.
La legge n. 104 del 5 febbraio 1992, che regolamenta l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone con handicap, stabilisce e promuove il pieno rispetto della dignità umana e dei diritti di libertà ed autonomia. Promuove l’integrazione in tutti gli ambiti della vita e favorisce una serie di interventi, prestazioni e servizi ed azioni mirate alla prevenzione, alla cura ed alla riabilitazione dei disabili.
Secondo un’indagine dell’Istat del 2004 dal titolo “L’integrazione sociale delle persone con disabilità”, risulta che le persone disabili al di sotto dei 65 anni di età residenti in Italia sono circa 1milione641mila e di queste il 41,4% raggiunge il livello massimo di disabilità.
Sono il 91,5% i disabili che vivono in famiglia, che diventa il perno dell’assistenza e nel caso di gravi handicap assume un impegno fisso 24 ore su 24, per tutto l’anno.
Oltre al proprio impegno lavorativo esterno che è fonte di sostentamento, i famigliari hanno l’onere di curare ed assistere quotidianamente la persona affetta da disabilità grave o gravissima. Tutto questo determina un logoramento ed uno stress psicologico e fisico notevole, per la mancanza cronica di riposo e l’impossibilità di dedicare tempo a se stessi e alla vita sociale.
Per tutte queste ragioni, i consiglieri firmatari invitano il Parlamento ad una tempestiva discussione della proposta di legge presentata l’8 novembre 2006 alla Camera dei Deputati “Norme in materia previdenziale in favore di lavoratori e lavoratrici con a carico familiari gravemente disabili e al disegno di legge presentato il 15 dicembre 2006 al Senato della Repubblica “Equiparazione del lavoro di cura nei confronti dei disabili gravi e gravissimi ai lavori usuranti, ai fini del prepensionamento”.
Si richiede anche una veloce approvazione di una legge, che consenta ai familiari, lavoratori o lavoratrici di persona inabile al 100%, che necessita di un’assistenza continua, di accedere prima al pensionamento. Comunque di beneficiare delle facilitazioni accordate, sia in termini di età anagrafica che contributiva, ai lavoratori che svolgono mansioni soggette a maggior usura.
L’Ordine del Giorno passerà al voto di uno dei prossimi Consigli.
Sono intervenuti al dibattito i consiglieri: Cerutti, Genisio, Silvestrini, Lavolta, Levi Montalcini, Salti, Scanderebech, Sbriglio, Ravello.
(a.br.) Ufficio Stampa del Consiglio Comunale
Torino, 19 Settembre 2007