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Ufficio Stampa

COMUNICATI STAMPA 2007


FUOCHI D'ARTIFICIO: MONDIALI SUL PO?

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Ospitare un campionato mondiale per fabbricanti di fuochi d’artificio in riva al Po? Si può fare. Parola dell’assessore allo Sport e al Tempo Libero del Comune di Torino, Renato Montabone, e di Paolo Verri, direttore del Comitato Italia 150, che domenica sera, al termine dello spettacolo pirotecnico che ha concluso i festeggiamenti di San Giovanni, hanno lanciato l’idea di portare sotto la Mole nel 2011, nell’ambito delle celebrazioni per il centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia, una competizione internazionale curiosa, nuova, spettacolare e divertente.
L’organizzazione di una sfida a livello planetario tra produttori di materiale pirotecnico costituirebbe una assoluta novità. Ad oggi, infatti, i maggiori concorsi internazionali (da Montreal a Cannes, da Bilbao ad Hannover, fino alla ceca Brno) mettono a confronto non i fabbricanti ma gli allestitori di spettacoli, i “creativi” del botto. Inoltre, per chi ha vissuto i giorni di Italia ’61, l’evento consentirebbe anche di riaprire il libro dei graditi ricordi. Durante le celebrazioni per il centesimo anniversario dell’Unità, fu infatti organizzato un concorso tra produttori di fuochi d’artificio, anche se in quell’occasione parteciparono solo ditte italiane.
Per adesso la sfida iridata è solo un idea. Il palcoscenico naturale per ospitarla c’è, la voglia di farlo pure e nei prossimi mesi si vedrà se sarà possibile passare dalle idee ai fatti e organizzare a Torino una manifestazione di sicuro gradimento.
Domenica sera, per San Giovanni, a godersi le esplosioni di luce accompagnate da musica classica e celebri colonne sonore erano in più di 200mila. Occhi rivolti all’insù in piazza Vittorio Veneto, nei locali dei Murazzi, lungo corso Cairoli e nelle strade circostanti per ammirare “I tesori di Torino” disegnati sul cielo scuro dalle scie luminose e coloratissime dello spettacolo allestito da Franco Bauducco.
“Come da tradizione – sottolinea Renato Montabone - i fuochi d’artificio, che hanno segnato l’ultimo atto per i festeggiamenti del Santo Patrono di Torino, hanno portato in piazza decine di migliaia di persone e confermato il Po, con il Monte dei Cappuccini e la Gran Madre, quinte ideali per l’evento e l’area di piazza Vittorio Veneto come tribuna eccezionale per assistervi.”
Insomma, Torino, il Po e la collina garantiscono una scenografia perfetta per mettere a confronto stili e scuole pirotecniche made in Italia, Spagna, Giappone, Francia, Germania, Portogallo, Stati Uniti e naturalmente Cina, paese da cui proviene il 90% del materiale pirotecnico prodotto nel mondo. (mge)

Torino, 26 Giugno 2007


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