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Respinta stasera dalla Sala Rossa la proposta di mozione di sfiducia nei confronti dell’assessore alle Risorse educative Luigi Saragnese presentata dal gruppo consiliare di Alleanza Nazionale (primo firmatario: Agostino Ghiglia).
AN chiedeva al Sindaco di revocare la delega all’assessore Saragnese per avere sottoscritto un appello alla Magistratura in cui si chiedeva la “scarcerazione immediata dei tre studenti universitari antifascisti del CSOA Askatasuna e del Collettivo Universitario Autonomo”, arrestati in seguito agli episodi di violenza accaduti a Palazzo Nuovo lo scorso 14 maggio, in occasione delle elezioni dei rappresentanti studenteschi.
Riportiamo di seguito il dibattito avvenuto prima della votazione del Consiglio comunale, a scrutinio segreto, che ha respinto il documento. Su 49 Consiglieri presenti in Aula: 1 astenuto, 15 favorevoli, 33 contrari, nessuna scheda bianca o nulla.
Agostino GHIGLIA (AN)
Un amministratore pubblico deve avere un ruolo etico di equilibrio, visto che rappresenta la Città. Se l’appello fosse stato per la pluralità, l’espressione della libertà o della democrazia, avremmo presentato una mozione di complimenti. Ma il comportamento dell’assessore Saragnese è la norma? E’ un istinto egalitario? E’ normale per un amministratore pubblico essere garante, soprattutto per chi ha responsabilità e quindi l’atteggiamento di Saragnese è eticamente e democraticamente sbagliato. Il sindaco ha stigmatizzato a mezzo stampa l’accaduto, quindi l’assessore va cambiato. Non è moralmente degno di ricoprire il suo ruolo. Perché nella vita si può far politica, ma quando si rappresenta la Città ci sono dei limiti.
Rocco BUTTIGLIONE (UDC)
Le Brigate Rosse tentano di infiltrare aree di disagio giovanile e di stabilire una continuità di linguaggio e di azione con gruppi estremisti dei centri sociali. In questo contesto è gravissimo ogni atto di collusione con i violenti, che alimenti la formazione di una cultura dell’eversione. Tutto è più grave, se proviene da un assessore che rappresenta la città. L’assessore Saragnese non ha sconfessato in modo convincente questi comportamenti. Se lo facesse questo potrebbe cambiare il nostro giudizio.
Fernando VENTRIGLIA (AN)
Non serve a molto che il Sindaco firmi le mozioni del Partito Democratico contro la sinistra radicale, se poi non seguono fatti concreti. Mi ricordo quando l’assessore Alberione aveva partecipato a un corteo di squatter e l’allora sindaco Castellani aveva ritirato le deleghe allo stesso. Il Sindaco avrebbe dovuto chiedere un gesto all’assessore. Un assessore non può essere libero di strizzare l’occhio ad ambienti violenti.
Mario CAROSSA (Lega Nord)
Non bastano le dichiarazioni alla stampa. A nessuno è vietato, quando si è sindaco o assessore di manifestare le proprie opinioni, ma bisogna togliersi la giacca partitica. Se l’assessore non scinde i due ruoli, deve lasciar perdere il suo compito. Sono stati compiuti atti violenti all’Università, dove si va per studiare e non per fare violenza. Saragnese dovrebbe ammettere di aver compiuto una leggerezza. Certe forze politiche sono più propense a condannare le forze dell’ordine e a giustificare gli atti violenti.
Andrea GIORGIS (L’Ulivo)
C’è stato un gesto che io non avrei compiuto, ma al quale è seguita una rettifica, che forse alcuni esponenti dell’opposizione non hanno avuto modo di leggere. La vicenda che stiamo discutendo è politica e riguarda soprattutto la tenuta politica della maggioranza. L’Ulivo voterà contro la mozione. Questa maggioranza è coesa e intende proseguire nel governo della Città.
Daniele CANTORE (Forza Italia)
Bisogna fare attenzione a quanto si dice nelle interviste, come in quella che Saragnese ha rilasciato a “La Repubblica”, nella quale ritiene inutile il voto su di lui e invita il Consiglio a occuparsi delle delibere. Ma quali delibere? Non certo delle sue, visto che la Sala Rossa da mesi discute soprattutto interpellanze e mozioni. E’ possibile che questa maggioranza consenta che ci sia gente che fa il partito di governo e contemporaneamente il partito di lotta? Siamo preoccupati come amministratori e cittadini che ci siano partiti che fanno quello che vogliono.
Domenico GALLO (Comunisti Italiani)
Sono esterrefatto dalla piega di questo dibattito. Non entro nel merito di quello che ha fatto Saragnese. Questa mozione è sintomo della debolezza dell’opposizione. Mi rammarico che un senatore della Repubblica come Buttiglione consideri allo stesso modo un’espressione di solidarietà e fenomeni di terrorismo. Avete considerato un episodio ed ora, facendo perdere tempo al Consiglio, lo state enfatizzando.
Ennio GALASSO (AN)
Nel silenzio della maggioranza, che non ha mai censurato l’assessore Saragnese, c’è una sottovalutazione del rischio insito nella violenza politica, che può sboccare nel terrorismo. Dobbiamo tenere conto che Saragnese è l’assessore non all’istruzione, ma alle risorse educative.
Roberto RAVELLO (AN)
Una pubblica amministrazione deve comportarsi come un buon padre di famiglia. L’assessore Saragnese pare imperturbabile: chiediamo quindi al Sindaco di prendere le distanze. Citando Cofferati, non basta essere sindaci di una grande città per essere grandi sindaci. Questa mozione è l’occasione perché il Sindaco dimostri il proprio senso di responsabilità circondandosi di persone con lo stesso senso di equilibrio che deve avere un buon padre di famiglia.
Gavino OLMEO (L’Ulivo)
Voterò con convinzione contro questa proposta di mozione: spetta al Sindaco nominare e revocare gli assessori. Da uomini delle istituzioni ci si aspetta che non votino appelli di questo tipo, ma voterò comunque contro questa mozione.
Luca CASSANO (Rifondazione Comunista)
La mozione di sfiducia è per noi irricevibile, sia per i contenuti che per la forma. L’assessore Saragnese non ha fatto alcuna pressione sulla Magistratura. Anch’io ho sottoscritto l’appello, ritenendo eccessiva la misura degli arresti domiciliari. La Magistratura è poi andata nella direzione da noi auspicata. Avremmo però voluto sentire in Aula parole di condanna per la propaganda filofascista, ma ad oggi ciò non è ancora avvenuto.
Monica CERUTTI (Sinistra Democratica)
Crediamo che i toni di questo dibattito siano inopportuni e pretestuosi. Arrivare a parlare di Brigate Rosse e di terrorismo è inaccettabile. La mozione è strumentale. L’assessore Saragnese ha sottoscritto l’appello con altri docenti universitari: è stata un’espressione di libertà di pensiero. Non era necessario arrivare a questa votazione segreta, ma la maggioranza è compatta.
Gian Luigi BONINO (Rosa nel Pugno)
Vorrei sottolineare alcuni aspetti di questa vicenda. Non sono d’accordo sul fatto che l’assessore Saragnese abbia firmato quell’appello: avrebbe dovuto prima confrontarsi con le istituzioni. Riconfermargli la fiducia compete però al Sindaco. E’ eccessivo inoltre il paragone con il terrorismo. In Aula abbiamo già avuto un vasto dibattito, che ha portato al rifiuto della violenza all’Università. La mozione è strumentale: voterò contro.
Gabriele MORETTI (Moderati)
Voteremo contro questa mozione, che consideriamo strumentale. Pur non condividendo nel merito la scelta dell’assessore, riteniamo che Saragnese svolga correttamente i propri compiti nell’ambito delle attività educative.
Andrea BUQUICCHIO (Di Pietro – Italia dei Valori)
A scanso di equivoci, dato che il voto sarà segreto, dichiaro che voterò contro questa mozione per due motivi: il primo è perché ritengo non possa essere vincolante il parere del Consiglio su una scelta che compete al Sindaco; il secondo perché, pur non condividendo nel merito la sottoscrizione dell’appello (coloro che ricoprono ruoli istituzionali non dovrebbero dare “consigli” alla Magistratura), penso che l’assessore Saragnese si sia pentito e non rifirmerebbe più quell’appello.
Giuseppe LONERO (AN)
Intervengo per sottolineare l’estrema incoerenza della maggioranza, che ha condannato l’atto dell’assessore Saragnese, ma voterà contro la mozione. L’opposizione è stata tacciata di non avere argomenti, ma vi sembra poco cercare di garantire il dialogo politico e chiedere di non solidarizzare con i centri sociali? Per la maggioranza l’antifascismo militante è l’unico modo di fare politica. Voteremo la mozione perché l’assessore non si è reso conto del grave errore politico compiuto.
A conclusione del dibattito, è intervenuto il Sindaco Sergio CHIAMPARINO:
Siamo di fronte ad un’iniziativa strumentale. L’assessore Saragnese ha commesso un errore, alla luce del suo ruolo istituzionale, che però non cambia il rapporto di fiducia politica e amministrativa nei suoi confronti. Invito tutta la maggioranza a respingere la mozione di sfiducia presentata dall’opposizione. Le maggioranze le cambiano gli elettori, non le manovre.
M.Q. - A.B. - F.D'A. (Ufficio stampa Consiglio comunale)
Torino, 16 Luglio 2007