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Ufficio Stampa

COMUNICATI STAMPA 2007


SALA ROSSA: RESPINTA LA PROPOSTA DI DIMISSIONI DI VACIAGO

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Il Consiglio comunale ha respinto questa sera con 28 voti contrari e 18 favorevoli su 46 votanti una mozione di richiesta delle dimissioni del City Manager Cesare Vaciago, in ordine alle notizie sulle indagini per presunta truffa in relazione al finanziamento per la ristrutturazione dell’Hotel Principi di Piemonte al Sestriere.
Firmatari della mozione i consiglieri Mario Carossa (Lega Nord) e Antonello Angeleri (UDC).
Sono intervenuti nel dibattito, che ha preceduto le votazioni:

Mario Carossa – (Lega Nord)
La mozione vuole dimostrare ai cittadini che gli amministratori pubblici non sono una ”casta” intoccabile che si protegge al suo interno. Il City Manager è alla guida dei 13.000 dipendenti del Comune e non può essere un buon modello, visto che ammette di aver commesso una scorrettezza.

Andrea Buquicchio – (Italia dei Valori)
Non mi sarei aspettato questa mozione da parte dell’opposizione. A vari livelli istituzionali hanno difeso addirittura condannati con sentenza passata in giudicato. Se il City Manager ha commesso un errore questo verrà chiarito, non si possono chiedere dimissioni preventive. La maggioranza deve dimostrare unità: siamo solo all’inizio delle indagini.

Antonello Angeleri - (UDC)
Di questa vicenda si è parlato anche troppo. Nei confronti del City Manager noi siamo garantisti, anche se, con l’indagine in corso da parte della Magistratura, poteva autosospendersi. E’ una questione di sensibilità. Quanti dipendenti comunali sono stati sospesi per molto meno? Come sempre vengono utilizzati due pesi e due misure.

Gallo Domenico (Comunisti Italiani)
Voteremo contro, perché questa mozione assume la sentenza di un giudizio sommario. Si chiedono le dimissioni senza che sia stata accertata la verità. La magistratura sta lavorando. Ribadiamo che il City manager farebbe meglio ad autosospendersi. Per l’importante ruolo che ricopre, sarebbe un atto apprezzato che impedirebbe la strumentalizzazione della vicenda.

Agostino Ghiglia (Alleanza Nazionale)
Siete riusciti a rendere torbida una vicenda cristallina. Va bene il garantismo, ma qui le responsabilità politiche ci sono e sono del sindaco che, lui si, dovrebbe dimettersi. Perché il sindaco difende a priori Cesare Vaciago e il suo operato? Vaciago dice che ha sbagliato ma ha sbagliato per le Olimpiadi, ma in questo Paese ci sono delle regole e vanno rispettate.

Gianluigi Bonino (La Rosa nel Pugno)
Io vengo da un partito e da una tradizione politica socialista che ha da sempre fatto del garantismo a tutti i livelli una delle sue fondamentali convinzioni. Per noi vale l’innocenza fino a prova contraria. Noi dobbiamo dare a Vaciago questa garanzia, sarà la magistratura a trovare i motivi per rinviarlo o meno a giudizio. Voto contro questa mozione perché ha in se una presunzione di colpevolezza che è inaccettabile.

Daniele Cantore (Forza Italia)
Dopo molti mugugni la maggioranza abbandona le sue perplessità. Sento parlare di garantismo in modo ingiustificato. Il Sindaco doveva chiedere al City manager di dimettersi o sospendersi, in attesa del lavoro della magistratura. Prendiamo atto che non c’è stata la volontà politica di farlo. Mi aspettavo che Vaciago venisse qui stasera a spiegare, ha detto invece che parlerà domani. Perché aspetta il voto del Consiglio comunale?

Andrea Giorgis (L’Ulivo)
Non spetta al Consiglio comunale condannare o assolvere, né spetta agli assessori o ai giornali. Non è stato arrestato o condannato, né accusato di aver vantaggio personale. Siamo ritornati sulla vicenda senza novità. Il significato della mozione presentata è solo di sfiducia nei confronti del Sindaco e della maggioranza che lo sostiene. Respingiamo la mozione e senza con ciò esprimere alcuna valutazione sull’organizzazione e sul funzionamento della macchina amministrativa.

Ferdinando Ventriglia (Alleanza Nazionale)
Se la maggioranza solidarizza con Vaciago, se ne assumerà la responsabilità di fronte all’opinione pubblica. Non ci compete il giudizio penale. La nostra posizione è di attesa e cautela. Il city manager regna da 10 anni con arroganza e disinvoltura, è già andato in procura su tre scandali. E non paga neppure per il contenzioso aperto dai cittadini ai danni della Città, a causa del suo operato.

Monica Cerutti (Sinistra Democratica)
Siamo infastiditi dai toni della vicenda. Giudichiamo strumentale la mozione. La vicenda sarà chiarita dagli organi della magistratura. Il city manager risponde al Sindaco ed è nostro diritto (e anche dovere) esprimere un giudizio sul sé e sul come sia stato perseguito il pubblico interesse. L’opportunità di autosospendersi non deve essere valutata dal Consiglio comunale, ma a discrezione del city manager e considerarla un’opportunità.

Roberto Ravello (Alleanza Nazionale)
E’ pretestuoso il senso della mozione. E’ un richiamo all’assunzione di responsabilità nei confronti dell’Amministrazione e di essere di esempio per la città e i cittadini. Mi domando, sulla base di quali elementi, che arriveranno domani, la maggioranza è compatta? Cosa è successo in questi minuti in Consiglio comunale e tra i banchi della maggioranza? Chiedo alla presidenza del Consiglio di garantire in Aula la libertà di espressione.

Luca Cassano (Rifondazione Comunista)
E’ legittimo chiedersi se il city manager avrebbe dovuto autosospendersi. Sarebbe stato un gesto di stile o galanteria, in considerazione della campagna di veleni. Dobbiamo aspettare i fatti contestati dalla magistratura e fino ad allora saremo contrari alla mozione. Fino a prova contrario il nostro dissenso sull’operato del city manager, non è mai mancato e non abbiamo mai avuto problemi a manifestarlo. Abbiamo fatto emergere posizioni diverse all’interno della maggioranza, senza alcun timore o padrini da cui prendere ordini.

Gabriele Moretti (Moderati)
Noi votiamo contro questa mozione perchè siamo dei garantisti a tempo pieno, e non a part–time come alcuni. Abbiamo apprezzato i primi interventi prudenti dell’opposizione, trasformati ora in polemiche che rischiano di allontanare dalle istituzioni persone capaci.

Giuseppe Lonero (Alleanza Nazionale) La mozione non sarebbe stata presentata se il City Manager avesse avuto un atteggiamento diverso. Solo lui conosce la verità e avrebbe dovuto tranquillizzare la città e le istituzioni sul suo comportamento trasparente.

Ufficio stampa Consiglio Comunale



Torino, 18 Giugno 2007


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