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Ufficio Stampa

COMUNICATI STAMPA 2007


SALA ROSSA: CONSIGLIO STRAORDINARIO SUGLI SCONTRI ALL’UNIVERSITÀ

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Consiglio comunale straordinario, questo pomeriggio, a Palazzo civico.
Su richiesta dell’opposizione, la Sala Rossa ha dibattuto sugli episodi di violenza accaduti all’Università, il 14 maggio scorso.
Roberto Ravello (Alleanza Nazionale): Esprimo lo sconcerto per come questo Consiglio tenti di limitare il dialogo e il confronto e, in questo senso, c’è una similitudine con quanto avvenuto all’Università. Lì è stata limitata la libertà di pensiero, con metodi fascisti, da chi si nasconde dietro la bandiera dell’antifascismo, compresi funzionari di partito che vengono difesi e tutelati dall’estrema sinistra che offre copertura politica ai violenti.
Mario Carossa (Lega Nord): Sono amareggiato perché questo Consiglio avrebbe dovuto svolgersi all’Università, per poter dare un segnale forte. Un dibattito che avrebbe meritato maggior attenzione da parte dei consiglieri oggi assenti. E’ importante ascoltare il rettore per capire cosa stia accadendo nell’ateneo torinese, perché, quel giorno, non è stata solo violata la libertà di pensiero ma anche la libertà e il diritto di studiare di molti studenti.
Gavino Olmeo (L’Ulivo): Mi chiedo cosa stia accadendo nelle scuole cittadine, dove vengono attribuite colpe alle forze dell’ordine, come anche in occasione dei fatti accaduti ieri. Da un Consiglio come quello di oggi, i cittadini si aspettano che noi diciamo, in modo inequivocabile, che “i buoni” sono i carabinieri e i poliziotti, mentre i “cattivi” sono coloro che provocano inneggiando al duce o gli autonomi che lanciano uova alle forze dell’ordine.
Domenico Gallo (Comunisti italiani): Non voglio intervenire sui fatti dell’Università per i quali è in corso un’indagine della magistratura. Dobbiamo aprire una riflessione sulla storia antifascista del nostro paese e della nostra città e dobbiamo manifestare ogni qualvolta si tenti di negarla. All’Università, i funzionari di partito partecipavano ad un presidio antifascista. Per chi nega la storia e per chi inneggia al fascismo non può esserci libertà di parola.
Stefano Lo Russo (L’Ulivo): Svegliamo il compagno Domenico Gallo! Si è assopito 30 anni fa e si è svegliato solo oggi. Stigmatizzo il suo intervento, che ha connotati antidemocratici. Tutti hanno il diritto di esprimere liberamente la propria opinione. Esprimo la mia solidarietà al Rettore Pelizzetti, che si trova tra l’incudine e il “martello” nell’autorizzare manifestazioni di ogni colore politico, e alle Forze dell’Ordine, che, aggredite da una sparuta minoranza di facinorosi, hanno permesso una libera dimostrazione democratica.
Daniele Cantore (Forza Italia): Apprezzo gli interventi di Olmeo e Lo Russo. Temo però siano isolati all’interno della maggioranza nell’esprimere solidarietà alle Forze dell’Ordine. Apprezzo anche Domenico Gallo, che ha detto che non ha nulla da spartire con i gruppi di facinorosi all’Università. E’ una svolta storica. Mi auguro che anche il capogruppo di Rifondazione, Cassano, la pensi così. Mi rammarico non sia stato possibile discutere l’odg presentato da AN, che non voleva aprire uno scontro politico, ma garantire l’agibilità democratica dell’Ateneo.
Ennio Galasso (AN): Nel mio intervento mi giovo di quanto ha scritto ieri Gramellini su La Stampa: “centrodestra e centrosinistra sono marchi senz’anima … incapaci di definirsi se non in contrapposizione all’avversario”. Bisogna riportare ordine nel linguaggio, come ci ha ricordato anche Barbara Spinelli, e noi, come rappresentanti delle istituzioni, dobbiamo adoperarci per rimuovere parole ormai sciupate dall’uso. E dobbiamo ricordarci che il termine “antifascismo” è stato l’alibi del terrorismo, e ancora lo è.
Antonello Angeleri (Udc): Abbiamo voluto che i gravi fatti accaduti all’Università venissero dibattuti in Sala Rossa, ma oggi abbiamo subito il tentativo di evitare che ciò avvenisse. E’ stato presentato ai capigruppo un odg per condannare la violenza nell’ateneo, firmato da tutta l’opposizione, ma i colleghi della maggioranza non ci hanno permesso di discuterlo.
Quella del 14 maggio è stata l’ennesima dimostrazione di antidemocrazia della sinistra antagonista. Bisogna usare un pugno più duro contro i disobbedienti e i clandestini.
Andrea Giorgis (L’Ulivo): Ero tra coloro che consideravano questo Consiglio straordinario non del tutto utile. In parte devo ricredermi, se è servito a far capire alle forze dell’opposizione cha la maggioranza nutre nei confronti delle forze di pubblica sicurezza riconoscenza per il lavoro svolto. Ancora più utile se è servito a convincere l’opposizione, una volta per tutte, dell’idea che noi abbiamo di pluralismo e di legalità. Come andiamo ripetendo da sempre, tutti devono poter esprimere le proprie convinzioni e le proprie proposte politiche.
Monica Cerutti (Sinistra democratica): E’ necessario che il Consiglio esprima forte condanna per i fatti accaduti all’Università, un posto dove va garantita la massima possibilità di espressione e deve essere accettato il rispetto delle regole. Sarebbe interessante avviare nell’Università, anche con il patrocinio del Comune, percorsi di formazione al dialogo e al confronto, per una riflessione che coinvolga tutta la città.
Luca Cassano (Rifondazione comunista): Noi ci sentiamo dalla parte dell’antifascismo (valore forte e che non ha età) e della non violenza e pensiamo che debba essere garantita, sempre, la libertà di espressione, purché non contrasti con i principi costituzionali che vietano la ricostituzione del partito fascista. La violenza va sempre condannata, ma crediamo che la militarizzazione dell’Università vada rigettata con forza.
Federica Scanderebech (UDC): Non è la prima volta che avvengono scontri all’interno di Palazzo Nuovo e nelle altre sedi universitarie della città. E’ inaccettabile che un ateneo si trasformi in sede di scontri politici. La violenza non deve avere la meglio sulla libertà di espressione. Peccato poi che la maggioranza abbia privato gli studenti della possibilità di un confronto democratico, rinunciando a convocare questo Consiglio all’Università.
Carlo Zanolini (Verdi): Mi sembra che questa discussione sia esagerata. All’Università ci sono state solo piccole scaramucce, che fanno parte della normale vita politica. Credo che si possa affermare che nelle università ci sia la possibilità di esprimere liberamente il proprio pensiero. Dispiace solo che a rimetterci siano state persone che cercavano di frapporsi per evitare che la discussione degenerasse.
Marco Grimaldi (Sinistra democratica): Un comunicato stampa del senato accademico, dopo i fatti avvenuti all’Università, deplora gli atti di illegalità e chiede chiarimenti al questore sulle modalità di intervento. Una condanna quindi che è avvenuta in modo unanime, da parte di rappresentanti di tutte le forze politiche. Situazioni di illegalità all’interno dell’ateneo, relative all’occupazione degli spazi, sono state ammesse anche dal rettore stesso, che ha promesso interventi.

Dopo i consiglieri è intervenuto l’assessore alla Polizia municipale Beppe Borgogno, che ha ricordato che su questi episodi la Giunta aveva già espresso posizione durante una riunione di Capigruppo. “Una posizione” – ha ricordato – “di condanna per i fatti, per il luogo e per il momento, quello elettorale, che dovrebbe essere di libero confronto.” “I valori di democrazia e di antifascismo ha aggiunto - sono ancora oggi di attualità ma devono essere affermati con metodi di democrazia. Fare confusione su questo punto non ha valore pedagogico”. “Il Consiglio comunale – ha concluso - ha senso se esprime autorità morale forte e non viene utilizzato come cassa di risonanza per uno scontro politico più generale”.

Al termine del dibattito, il presidente del Consiglio comunale Beppe Castronovo ha sottolineato come sia stato utile discutere di questi temi, sottolineando come anche da dibattiti generali nascano orientamenti per le scelte di amministrazione della Città.

M.Q. - M.L. F.D'A. - Ufficio stampa Consiglio comunale

Torino, 30 Maggio 2007


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