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Gli assessori Marco Borgione e Beppe Borgogno, rispettivamente alle politiche sociali e alla Polizia municipale, hanno risposto questa mattina, durante la riunione della commissione Servizi sociali, presieduta da Maria Teresa Silvestrini, alla richiesta di comunicazioni del consigliere Agostino Ghiglia sul “numero chiuso per l’accesso dei nomadi nei campi torinesi.
L’assessore
Borgione ha sottolineato come già oggi Torino disponga di un regolamento del Consiglio comunale che prevede un numero chiuso di accesso dei nomadi, nei quattro campi di sosta autorizzati (corso Unione Sovietica, strada Aeroporto, via Lega e via Germagnano).
“Diverso è il tema legato a coloro che dal 2007 sono diventati cittadini comunitari” – ha detto Borgione.
“Sono stati effettuati interventi che hanno ridato dignità a luoghi e persone, le quali hanno rappresentato, fino a quel momento, una sorta di comunità invisibile” – ha aggiunto,
“come ad esempio l’area di Basse di Stura, dove il lavoro dei servizi sociali e tecnici, della Polizia municipale, delle associazioni di volontariato ha consentito a molte famiglie di superare il periodo invernale”.
“La novità” - ha concluso l’assessore –
“riguarda in modo particolare percorsi di reinserimento dei cittadini romeni nel loro paese d’origine, grazie agli accordi con il governo di Bucarest; il loro rientro, favorirebbe in parte il turn over nei campi, oggi saturi”.
“Non si possono tenere i nomadi fuori dai confini cittadini”, - ha invece evidenziato l’assessore
Borgogno, che ha detto come questi temi andrebbero affrontati a livello di area metropolitana.
“Occorre anche definire il significato della parola nomadi, che riguarda rifugiati politici come cittadini romeni che, pur con lavoro, vivono in situazione di nomadismo, oltre a nomadi veri e propri, con caratteristiche fra loro diverse”. “Per affrontare questi fenomeni complessi servono politiche in aggiornamento” – ha detto –
“da un lato per fronteggiare l’emergenza, dall’altro per governare il problema”.
Esprimendo una personale opinione, ha aggiunto che un aggiornamento delle politiche, in questo ambito, potrebbe portare anche alla realizzazione di “campi di transito”, di dimensioni ridotte, con lo scopo di alleggerire situazioni di difficoltà dei campi esistenti.
Nel corso del dibattito sono intervenuti i consiglieri Agostino Ghiglia (AN), Antonello Angeleri (UDC), Mario Carossa (Lega Nord), Monica Cerutti, Luca Cassiani (Ulivo).
F.D'A. - ufficio stampa Consiglio comunale
Torino, 28 Maggio 2007