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Ufficio Stampa

COMUNICATI STAMPA 2007


IN SALA ROSSA DIBATTITO SULLA “CITTA’ DELLA SALUTE”

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Si è svolto questo pomeriggio in Sala rossa il dibattito riguardante le problematiche legate alla futura “Città della salute”.
Su richiesta del consigliere Zanolini (Verdi per la Pace) l’assessore all’Urbanistica Mario Viano ha relazionato in aula:

“La Regione e l’Università hanno costituito un tavolo di lavoro, a cui è stata chiamata anche la Città. Il compito del tavolo di lavoro è di esaminare gli elementi di forza e debolezza delle diverse ipotesi di localizzazioni emerse dal dibattito. L’incarico tecnico per sviluppare l’attività istruttoria è stato affidato a Siti (sistemi territoriali per l’innovazione), un’associazione formata dal Politecnico e dalla Compagnia di San Paolo. Il Comune ha fornito, come espressamente richiesto dall’Ares diretta dal professor Oscar Bertetto, una ricognizione completa delle aree da riconvertire o disponibili presenti nel quadrante sud-est della città. Analizzando il comprensorio sono state segnalate porzioni di territorio dell’area caserme di piazza D’Armi, dello scalo Lingotto, dove le Ferrovie hanno dato la loro disponibilità ad un ulteriore dismissioni, delle ex Dogane e di Italia ’61. Le nostre preoccupazioni attengono ad un impoverimento dei servizi pubblici e delle attività economiche dell’area, qualora si localizzi altrove la “città della salute”, salvaguardando l’equilibrio funzionale di quella parte di città. Tuttavia per un progetto che ha l’ambizione di valorizzare le iniziative della sanità pubblica e lo sviluppo della ricerca, non vi sono pregiudiziali di sorta circa l’idoneità dell’area campo volo.

Il dibattito:

Carlo Zanolini (Verdi): Bisogna partire dai bisogni della città. Tra questi ci sono gli aspetti legati alla salute per i quali occorre un rafforzamento della rete ospedaliera . In una prospettiva di 20 – 30 anni si può pensare ad un polo di concentrazione, in Torino, delle alte specialità ospedaliere, con 800 posti letto. Pensando ad una prospettiva più lunga (40 – 50 anni) potrebbe essere ideale anche la zona del S. Luigi di Orbassano.
Ferdinando Ventriglia (Alleanza nazionale): L’assessore Viano ha omesso le valutazioni sul campo volo. Sono pochi i fatti certi e si parla di “propensioni”. Così si sono persi tre anni di tempo, la Regione non decide o decide male. Non vorremmo che il momento di stasi mascheri una trattativa più ampia tra le istituzioni e le maggioranze chele governano. E rischiamo di perdere i finanziamenti.
Andrea Giorgis (L’Ulivo): Esprimo un convinto apprezzamento per il metodo che la Città ha deciso di adottare. Consapevole della necessità di un ammodernamento del sistema sanitario, la Città bene ha fatto a voler rappresentare alla Regione, l’esigenza che il miglioramento dei servizi sanitari abbia ricadute anche di carattere economico e sociale per Torino e in questa prospettiva ha opportunamente chiesto che venissero valutate tutte le localizzazioni possibili.
Domenico Gallo (Comunisti italiani): Occorre partire dall’analisi dell’attuale rete ospedaliera. Occorre decentrare i servizi, valutando i nuovi bisogni sanitari. Il campo volo può essere un’area di grande valore, collegata alla città con la metropolitana. Bisogna che il tavolo tecnico lavori senza subire condizionamenti, né economici, né di interessi, partendo dai reali bisogni dei cittadini.
Mario Carossa (Lega Nord): Non mi entusiasmo a questi discorsi. Ancora una volta sento ragionamenti che mirano a sostenere poteri forti piuttosto che difendere gli interessi dei cittadini. I milioni di euro previsti per realizzare la città della salute porteranno vantaggi solo per qualcuno. Bisogna fare da stimolo perché la Regione, invece, agisca per il bene dei cittadini.
Federica Scanderebech (UDC): Molinette 2 rischia di perdere il finanziamento di 200 milioni di euro se non si decide sul sito entro giugno, secondo quanto dichiarato dal ministro della Sanità. A oggi non è stata ancora presa una decisione e Torino rischia di diventare di serie B, a causa di una politica che indugia su temi come progresso e sviluppo. Disapprovo la scelta, che pare ovvia, del campo volo, scelta che scontenta anche il mondo universitario.
Gian Luigi Bonino (Rosa nel Pugno): Più che del sito mi interessa parlare di contenuti. Si è parlato del campo volo ma potrebbe essere interessante anche la zona del Lingotto, sull’asse della metropolitana. L’area ospedaliera deve essere un polo di eccellenza per qualità di operatori e modernità di impianti e tecnologie. Dovrà ospitare 800 – 900postiletto ed essere facilmente accessibile con i mezzi pubblici.
Daniele Cantore (Forza Italia): Se le cose stanno esattamente come dice l’assessore Viano, mi associo a quanti hanno dichiarato il loro apprezzamento per la sua relazione, seria e competente. E’ comunque importante capire come si intende distribuire i servizi sanitari più importanti all’interno della città. Uno spostamento verso Campo Volo andrebbe a sguarnire una parte della città. E’ poi necessario guardare alla Città della Salute non come a una chimera ma attraverso le esigenze dei cittadini.
Marco Borgione: Mi farebbe piacere che il dibattito fosse esteso agli esperti del sistema sanitario. Se si ragiona in tempi di 8/15 anni per la costruzione della Città della Salute, è importante evitare che progettiamo oggi qualcosa che fra quindici anni possa risultare obsoleto.
Pensare ad una concentrazione non è una scelta corretta, immaginare una redistribuzione sulla città delle eccellenze in ambito sanitario, comporta pensare alle esigenze del territorio e dei cittadini.
Sergio Chiamparino: Importante ricordare come è nata l’idea della Città della Salute, cioè da un suggerimento di Rita Levi-Montalcini e dei suoi collaboratori che stimolarono l’idea di sviluppare un polo di ricerca e sviluppo nell’area del villaggio olimpico ex MOI.
Noi pensiamo alla Città della Salute come a qualcosa di nuovo che oggi non c’è nel sistema sanitario piemontese e torinese, che sia in grado di ospitare un intreccio particolare fra cura, ricerca e formazione partendo da eccellenze e competenze acquisite e che già si trovano nella nostra città. Un polo che - senza tornare a logiche localistiche - possa attrarre investimenti in chiave nazionale e internazionale, fungendo da leva per continuare lo sviluppo e la crescita della città.

A.B. - F.D'A. - M.L. - Ufficio stampa Consiglio comunale

Torino, 7 Maggio 2007


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