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Ufficio Stampa

COMUNICATI STAMPA 2007


AGENZIA SERVIZI PUBBLICI LOCALI, DIBATTITO IN SALA ROSSA

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Il Presidente del Consiglio comunale Beppe Castronovo ha presentato oggi in Sala Rossa l’annuale relazione dell’Agenzia per i servizi pubblici locali del Comune di Torino: ente istituito dal Consiglio il 17 marzo 1997 come strumento di supporto agli organi della Città nell'esercizio delle funzioni di indirizzo e controllo sui servizi pubblici locali.

Il documento, che si basa sui bilanci del 2005, ha confermato il trend di crescita dei ricavi già osservato negli anni precedenti: da 1.141 milioni di euro a 1301 milioni, con una crescita del 14% rispetto all’esercizio precedente. In testa alla classifica degli incrementi si trova l’Aem Torino, con un aumento pari al 44,65%, grazie anche all’entrata in funzione del terzo gruppo termoelettrico di Moncalieri. Significativi anche gli incrementi di Amiat (7,72%), Smat (4,89%), Aem Distribuzione (4,84%) e Gtt (3,17%). Sostanzialmente invariato il volume di attività della Sagat (0,21%), in lieve flessione Aes (- 2,32%).

Da segnalare che, nel 2005, il valore della produzione complessiva di tutte le aziende è salito a 1.668 milioni di euro (+12,08% rispetto all’anno precedente), mentre gli utili netti sono passati da € 110.058.668 a € 114.353.889. Decisivo il contributo del settore energetico alla produzione dell’utile netto complessivo: il 96,87% arriva da Aem Torino, Aem Distribuzione e Aes.

Non sono invece ancora disponibili le analisi relative alla fusione tra Aem e Amga, che verranno illustrate nella relazione del prossimo anno.

Le indagini sulla soddisfazione dei cittadini verso i servizi pubblici locali non sono state effettuate, in quanto gli organi dell’Agenzia hanno operato nel 2006 in regime di prorogatio. Le indagini, portate avanti già dal 2000, riprenderanno nel corso del 2007.

L’Agenzia, infine, proporrà alle aziende di proseguire il percorso di formazione e di riorganizzazione mirato alla crescita della qualità nei processi produttivi, per giungere, prime in Europa, al terzo livello di qualità EFQM (European foundation for quality management).


Al dibattito hanno preso parte numerosi Consiglieri:

Stefano Lo Russo (L’Ulivo)

I cambiamenti nel mercato dei servizi pubblici locali impongono una riflessione. L’Agenzia produca un documento sul concetto di controllo analogo da parte dell’amministrazione cittadina delle aziende partecipate. Ci aspettiamo nel 2007 un lavoro analitico su tutte queste ultime, che consenta al Consiglio di attuare il suo ruolo di indirizzo.

Domenico Gallo (Comunisti Italiani)

Siamo perplessi di fronte alla prospettiva della privatizzazione dei servizi pubblici essenziali: temiamo scelte imposte dall’alto. E’ il Consiglio comunale che può e deve svolgere funzioni di controllo. Occorre vigilare sui diritti dei lavoratori nelle aziende e sulla soddisfazione dei cittadini.

Monica Cerutti (L’Ulivo)

I servizi pubblici locali sono uno strumento essenziale per l’esercizio dei diritti di cittadinanza. E’ quindi necessario mantenere il controllo pubblico dei servizi stessi, senza esasperare l’aspetto della remunerazione. Dobbiamo invece aumentare i controlli sulla qualità dell’occupazione e degli appalti, valutare l’impatto ambientale delle aziende ed elaborare un piano organico delle aziende partecipate.

Vincenzo Cugusi (L’Ulivo)

Occorre vigilare sui servizi pubblici locali perché siano sottratti alle logiche di mercato, legate alla concorrenza. Per ottenere un buon contratto di servizio bisogna negoziare non solo gli standard quantitativi e qualitativi, ma anche le garanzie ambientali e occupazionali.

E’ altresì indispensabile contemperare le esigenze di sviluppo aziendale con quelle di sviluppo territoriale, come sta avvenendo tra Iride e la Società energetica aostana.

Daniele Cantore (Forza Italia)

Il fatto che i debiti delle aziende partecipate debbano essere presi in considerazione per il rispetto del patto di stabilità induce la Pubblica Amministrazione a essere più attenta alle attività delle proprie partecipate. E’ importante quindi che vi sia un controllo uniforme sulle aziende e sui loro rapporti, con un’attenta verifica di economicità, efficienza ed efficacia, salvaguardando i diritti dei cittadini.

Mario Carossa (Lega Nord)

Importante il ruolo dell’Agenzia: la partita decisiva dei prossimi anni è quella dei servizi pubblici. Dietro i dati esposti, c’è l’insoddisfazione dei cittadini. La logica del mercato non può essere il solo punto di riferimento. Più chiarezza sulle cessioni di impianti di distribuzione energia effettuate da Iride verso Terna.

Luca Cassano (Rifondazione Comunista)

Tramite il Consiglio sono i cittadini stessi a vigilare sulla qualità dei servizi pubblici, a fronte del falso mito del “mercato amico”. Privati del loro ruolo di controllo, i Consigli perderebbero credibilità. Temi come il trasporto pubblico o l’acqua sono centrali per la popolazione. Privatizzazioni varate altrove non hanno dato risultati positivi.

Antonello Angeleri (Udc)

Occorre fare una considerazione riguardo al trend positivo delle aziende partecipate: devono restare “chiuse” in un’ottica di mercato oppure gli utili possono essere “spalmati” nel bilancio della città, a beneficio di tutti? Gli aumenti dell’ultimo bilancio comunale non sono la conseguenza logica di questo bilancio positivo in termini di ricavi delle partecipate.

Andrea Giorgis (L’Ulivo)

L’Agenzia ha confermato la necessità di nuovi investimenti sul trasporto pubblico e dunque la bontà delle scelte compiute dal Consiglio in sede di bilancio. In futuro, l’Agenzia dovrà cercare di avvalersi il più possibile del personale della nostra Amministrazione.

Alberto Mina (Forza Italia)

L’Agenzia dovrebbe prendere posizione su una strategia condivisa sul funzionamento dei servizi locali privatizzati. Bisogna stabilire i parametri del pubblico servizio, anche perché presto saremo obbligati a farlo, se si considera che il governo è già intervenuto in materia con il ddl Bersani e si accinge a farlo di nuovo con un ddl del ministro Lanzillotta di indirizzo se non opposto, certo differente.

Ferdinando Ventriglia (Alleanza Nazionale)

La natura monopolistica dei servizi pubblici sta venendo meno, è un mondo che non regge più alla prova del mercato. Non si può continuare con aziende che, in situazione di monopolio, presentano il conto ai cittadini a prescindere dalla qualità delle prestazioni: si pensi alla vetustà del parco veicoli delle aziende partecipate.

Salvatore Gandolfo (L’Ulivo)

L’Agenzia può svolgere un ruolo importante nel controllare che i servizi appaltati dalle società partecipate vengano svolti con modalità regolari, anche nell’applicazione dei contratti di lavoro (senza utilizzo di forme improprie, come i Co.Co.Co.). Questo è essenziale per garantire servizi di qualità ai cittadini.

Torino, 23 Aprile 2007


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