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“La grande promozione che la città di Torino ha ricavato dalle Olimpiadi mai si sarebbe potuta avere investendo undici milioni di euro in pubblicità, l’ammontare del deficit del Toroc che potrebbe ancora scendere a nove”.
Cosi il sindaco Sergio Chiamparino ha risposto in Aula all’interpellanza generale sul tema “Toroc, ente di diritto pubblico o privato?” sottoscritta dai consiglieri d’opposizione Antonello Angeleri, Daniele Cantore, Ferdinando Ventriglia, Mario Carossa e Dario Troiano.
Il sindaco ha ricordato che la natura privatistica del Toroc era un assetto, in primis, ereditato dalla precedente Amministrazione comunale e sostenuto dal Comitato olimpico internazionale.
“Il Toroc – ha detto Chiamparino – è nato come ente privato con l’obiettivo di organizzare un evento pubblico, forse il più grande evento di interesse collettivo”.
“Quando non ci furono le coperture governative per la copertura del budget olimpico – ha ricordato il sindaco – noi scegliemmo d’intervenire per consentire lo svolgimento dei Giochi; una scelta che ha premiato il Comune con il successo dell’evento”.
Il dibattito in Aula ha poi coinvolto i consiglieri di larga parte dei gruppi consiliari:
Agostino Ghiglia (Alleanza Nazionale): “Il sindaco dice cose distorte. Ci vuole coraggio ad accusare il governo di centro destra per non aver versato l’ultima tranche prevista per l’organizzazione dei Giochi. Il Consiglio di amministrazione del Toroc è riuscito a buttare via quaranta milioni di euro in consulenze. Gli 11 milioni di deficit non tengono conto né dei 25 milioni di sponsorizzazioni né della vicenda Consortium. Il Toroc è stato gestito in modo dissennato. La Commissione post olimpica potrebbe “dilettarsi” nell’individuare elementi di indagine sul buco del Toroc”.
Antonello Angeleri (UDC): “Ho notato da parte del sindaco un gioco allo scarica barile. Alla domanda posta se il Toroc sia ente di diritto privato o pubblico ha risposto con temi di interpretazione politica quando dovrebbero esserci elementi giurisprudenziali. L’ex assessore Tessore ci disse in Commissione che il Toroc diventò di diritto pubblico dopo il marzo 2006. In realtà la cosa che ci preoccupa di più è che sia ancora aperta la vicenda Toroc – Consortium che ha lasciato senza risposta piccole e medie aziende costrette a chiudere dopo aver creduto nelle Olimpiadi.”
Mario Carossa (Lega Nord): “Mi lascia perplesso il fatto che il CIO abbia sempre consigliato che il Toroc fosse un ente di diritto privato. Da cittadino ho visto anch’io i 40 milioni di consulenze elargite. Sono anche perplesso per le lodi a Vaciago. E’ il minimo che persone strapagate come lui cerchino di fare più o meno bene il proprio dovere. Parleremo ancora di questa vicenda. Soprattutto vorrei che non debba piangere nessuna delle piccole imprese, certamente non strapagate, che hanno contribuito al successo dei Giochi.”
Andrea Giorgis (Ulivo): “La richiesta di interpellanza non è molto chiara: richiedere una discussione sulla configurazione giuridica di un ente non è un argomento da discutere in Sala Rossa. E’ però positivo che chi ieri scommetteva sulla cattiva riuscita delle Olimpiadi, oggi scommetta sulla buona riuscita delle celebrazioni di Torino 2011.”
Ferdinando Ventriglia (Alleanza Nazionale): “Bisogna ricordare che Castellani quando era sindaco non forniva all’opposizione i dati che venivano richiesti sul Toroc. Non è comunque stato evitato il fallimento di Consortium e rimane il fatto che il Toroc era privato quando si trattava di assegnare incarichi senza gara e sia diventato pubblico quando si è trattato di ripianare i conti passivi.”
Il sindaco ha infine replicato ai consiglieri intervenuti: “Non ho effettuato alcuno “scarica – barile” sulle amministrazioni precedenti. Personalmente credo che sarebbe stato meglio istituire il Toroc come unico ente di diritto pubblico, ma è sempre stato fatto prevalere l’interesse pubblico in ogni operazione.
Per quanto riguarda il fallimento di Consortium, il Toroc ne ha pagato tutti i debiti e ho richiesto personalmente chiarimenti al presidente del Cio sulle responsabilità della ditta cinese “Pico” alla quale Consortium era collegata, affinché si faccia chiarezza in questa vicenda.
(r.t. - g.c. - f.d'a) - Ufficio stampa del Consiglio comunale
Torino, 2 Aprile 2007