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Sono 170 tigli, 71 ippocastani, 68 diversi prunus, 60 aceri, 40 lagerstroemie, e molte altre specie: oltre 600 nuovi alberi messi a dimora in questi giorni, nelle aree verdi e lungo le alberate cittadine, dal Settore Gestione Verde.
Il maggior numero di esemplari fa mostra di sé in corso Trapani, via Filadelfia, corso Re Umberto, corso Regio Parco, corso Francia (tra piazza Statuto e piazza Bernini), piazzale di Superga, Parco Rignon, viale XXV Aprile al Parco del Valentino, parco Colletta.
L’intervento dà priorità al completamento della riqualificazione dei grandi viali stradali alberati, iniziata nel 2005, e non finirà qui: nel prossimo autunno/inverno, infatti, altri 400 alberi saranno oggetto di una ulteriore fornitura, che, come l’attuale, comprenderà oltre al piantamento dei giovani esemplari, la loro concimazione, la potatura e l’innaffiamento durante la stagione estiva; inoltre, la garanzia di sopravvivenza della pianta o, in alternativa, della sua immediata sostituzione.
Si tratta in gran parte di sostituzioni di piante abbattute, per problemi di stabilità o per malattie. Per una parte invece si tratta di nuovi piantamenti, che vanno ulteriormente ad aumentare il numero di alberi totali della città: oltre 60mila esemplari nelle alberate urbane, oltre 100mila in parchi e giardini, senza contare quelli presenti nei boschi collinari. Un patrimonio arboreo importante, sia in termini quantitativi che qualitativi, che contribuisce non soltanto ad abbellire i nostri spazi verdi e i viali alberati, ma anche a migliorare la qualità dell’aria.
Le piante in ambiente urbano sono sottoposte a numerosi fattori di stress, che ne possono condizionare negativamente lo stato di salute: inquinamento atmosferico, calore, scavi in prossimità delle radici, patologie, maltrattamenti vari legati alla vicinanza di diverse attività e funzioni. D’altro canto, la presenza in loro prossimità di tipiche infrastrutture urbane (assi viari, reti elettriche dei tram, sottostrutture per acquedotti, fognature, e così via) rende necessario il continuo monitoraggio, la potatura regolare, il controllo di stabilità. Si tratta dunque di un patrimonio continuamente sotto assedio e che necessita di tutela, cure, attenzione, nel rispetto sia delle piante stesse sia dei cittadini.
(mm)
Torino, 23 Marzo 2007