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La Sala Rossa è stata oggi sede di un dibattito in materia di inquinamento atmosferico a seguito della richiesta di comunicazioni in Aula da parte del gruppo consiliare di Alleanza Nazionale.
Il primo a prendere la parola è stato l’assessore all’Ambiente Domenico Mangone che ha spiegato all’Aula i motivi delle restrizioni al traffico decisi dall’amministrazione cittadina.
“Torino è un punto di riferimento per le altre città italiane in materia di provvedimenti antismog – ha detto l’assessore – come dimostrato dalle decisioni delle amministrazioni di Milano e Bologna.
“Abbiamo tenuto conto dei dati scientifici forniti dall’Arpa – ha proseguito – che dimostrano come le auto immatricolate Euro O, Euro 1 ed Euro 2 siano molto inquinanti, le Euro 0 addirittura fino a 40 volte di più delle Euro 4.
“Certo non crediamo di risolvere il problema, ma indichiamo un percorso – ha precisato Mangone – iniziato con i divieti per le Euro 0 e 1 in vigore dal 6 novembre e da oggi con quelli per le Euro 2.
“Abbiamo tenuto conto di tutte le esigenze possibili – ha concluso – e per continuare la lotta all’inquinamento stiamo pensando a ulteriori provvedimenti per la riduzione dello smog”.
Dopo l’intervento dell’assessore si è aperto un dibattito in Aula al quale sono intervenuti:
Agostino Ghiglia (Alleanza Nazionale): il provvedimento costituisce una triste realtà per centinaia di famiglie torinesi che si troveranno in difficoltà. Questo dimostra che l’Amministrazione non ha alcuna sensibilità verso i problemi delle persone normali. I dati dell’Arpa parlano chiaro, l’aria è rimasta insalubre a causa della mancanza di pioggia. Chiediamo di ritirare i provvedimenti.
Daniele Cantore (Forza Italia): invito l’assessore Mangone a dimettersi. Questo è un provvedimento inutile che è stato preso senza programmazione e senza sperimentazione. I cittadini saranno costretti a cambiare auto e l’unica che ne avrà vantaggi sarà la Fiat.
Domenico Gallo (Comunisti Italiani): il provvedimento preso dall’Amministrazione non risolve il problema dello smog, ma va nella direzione di spingere le persone a usare meno le automobili inquinanti. Va integrato con il miglioramento della qualità del trasporto pubblico e con altre misure da prendere in tempi stretti.
Mario Carossa (Lega Nord): chi governa la città non viene toccato dal provvedimento perchè non prende mai il bus e utilizza le auto di servizio. Altri provvedimenti sarebbero stati più efficaci e meno penalizzanti come il lavaggio strade, l’utilizzo delle corsie preferenziali a tutti i mezzi pubblici e il divieto di entrata delle auto Euro 2 alla sola ZTL centrale.
Carlo Zanolini (Verdi): chiediamo che la Città abbia un piano regolatore antismog che comprenda la chiusura del centro storico a tutti i veicoli, le domeniche a piedi, l’istituzione dei “Pedibus” per far andare i bambini a scuola, la limitazione delle auto di sera e di notte, oltre a molti altri provvedimenti.
Andrea Giorgis (Ulivo): vanno sottolineati due dati di fatto già espressi dall’assessore Mangone: il primo, che alcune auto inquinano più di altre, e sono quelle costruite in anni più lontani. Il secondo che, se tutto il parco auto circolante in città fosse di auto di nuova generazione, l’inquinamento da polveri sottili sarebbe inferiore di quasi il 75 per cento. Per questo è una necessità limitare la circolazione delle auto più inquinanti.
Luca Cassano (Rifondazione Comunista): Il provvedimento è doloroso, ma necessario. L’Amministrazione non può e non deve stare a guardare e lasciare ad altre istituzioni il compito di intervenire su una materia delicata come quella della salvaguardia dell’ambiente e della lotta all’inquinamento.
Antonello Angeleri (Udc): a questa giunta non importa nulla dei cittadini meno abbienti, come dimostra il provvedimento odierno. Vorrei chiedere all’assessore Mangone quanto inquina un autobus GTT di vecchia generazione rispetto a un Euro 4. Forse sarebbe il caso di completare l’opera di ammodernamento dei mezzi pubblici prima di vessare i cittadini appartenenti alle categorie più deboli.
Andrea Buquicchio (Idv): va dato atto all’assessore Mangone di essersi assunto un onere non da poco con l’impegno a diminuire l’inquinamento da micropolveri. Un primo gradino nell’obiettivo più importante da raggiungere e una scelta non demagogica che gioca a suo favore.
Al termine del dibattito ha preso la parola il sindaco, Sergio Chiamparino: la situazione richiede delle risposte. Obiettivo primario è quello di disincentivare, nel medio-lungo periodo, l’utilizzo delle auto più inquinanti. La ZTL ambientale è comunque attraversabile a piedi, in giacca e cravatta in trenta minuti, e i servizi pubblici che la attraversano sono più che adeguati e non mancano certo i parcheggi limitrofi.
(g.c. - m.l. - r.t.) - Ufficio stampa del Consiglio comunale
Torino, 15 Gennaio 2007