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Gli aspetti legati alla sicurezza in città continuano ad essere al centro dell’attenzione della Sala Rossa. Nella seduta di oggi, dopo le domande dei gruppi di Alleanza Nazionale e Lega Nord, l’assemblea di Palazzo civico è stata la sede di un dibattito che ha preso spunto dalla riconferma degli impegni governativi per la città di Milano: due nuovi commissariati e altri 110 agenti entro la fine di aprile.
Sergio Chiamparino ha definito doppiamente sbagliata la scelta del Governo: “Nel caso l’impegno governativo per la città di Milano sia stato preso nel passato avrebbe dovuto essere attuato già da tempo. Viceversa – ha detto il sindaco – se si trattasse di un’iniziativa decisa in questi giorni, l’esecutivo avrebbe ceduto al populismo.
“E’ un tema che non deve essere piegato a logiche di parte – ha continuato – ed è uno dei problemi più gravi per i cittadini, come confermano i ribaditi esiti dei sondaggi d’opinione.
“Il tavolo di lavoro avviato venerdì scorso a Torino spiega le modalità di un lavoro condiviso, e la ricerca del dialogo e della convergenza tra tutte le parti in causa. A tale proposito – ha concluso – chiedo la partecipazione del ministro Amato al tavolo torinese, per approfondire i temi in discussione”.
Il dibattito è proseguito con gli interventi dei consiglieri presenti in Aula.
Agostino Ghiglia (Alleanza Nazionale): “Se viene il Ministro Amato e ci danno uomini e mezzi noi siamo tutti tranquilli, ma non credo che ciò si verifichi. Il problema vero e che Milano va a Roma e porta a casa risultati, mentre Torino va a Roma e porta a Torino il sacco vuoto. Ci sentiamo presi in giro. C’è stato un fallimento politico visto che il 2 ottobre 2006 il Consiglio comunale aveva votato una mozione di Alleanza Nazionale che chiedeva al Sindaco di ottenere più uomini e mezzi. Questo è stato disatteso. Io propongo di fare una manifestazione a Roma di tutte le forze politiche per chiedere risorse per una città più sicura”.
Mario Carossa (Lega Nord) : “Peccato che non abbiamo un sindaco donna a Torino visto che la Moratti ha dimostrato che gli attributi non sono una prerogativa soltanto maschile. Invece di fare tavoli la Moratti chiede e ottiene. Io chiedo per il futuro un sindaco donna”.
Daniele Cantore (Forza Italia): “Venerdì abbiamo fatto un tavolo sulla sicurezza che noi riteniamo utile. Di fatto poi abbiamo assistito tra sabato e domenica, a Milano che chiama e Roma risponde positivamente con uomini e mezzi. La minacciata manifestazione della Moratti ha ottenuto il risultato. L’opinione pubblica torinese vive una sudditanza nei confronti di Milano. Oltre il problema sicurezza abbiamo il problema di una possibile ripresa del terrorismo e delle azioni anarchico insurrezionalisti. Noi vogliamo prevenire piuttosto che intervenire dopo. Speriamo che il ministro Amato venga al più presto a Torino per confrontarsi con le forze politiche e istituzionali per garantire la sicurezza. Non bisogna mai pentirsi di richiedere risorse per la sicurezza della città”.
Domenico Gallo (Comunisti Italiani): “AN e la Lega Nord stanno buttando benzina sul fuoco, sono degli irresponsabili perché stanno ingigantendo il problema. Stanno strumentalizzando la questione Moratti. L’accordo per avere uomini e mezzi era del 2006. Piuttosto non sento mai nessuno che attacchi i trafficanti di droga, anzi nessuno ne parla. Ma quali sono le strategie della Lega e di AN? Il tavolo sulla sicurezza è importante e bisogna dare una mano al Sindaco”.
Gian Luigi Bonino (Rosa nel Pugno): “Da un pò di tempo a questa parte stiamo facendo esercizi di strumentalizzazione sul tema ‘sicurezza’. Sulla polemica Moratti bisogna metter la parola fine. Ci sono forze di opposizione che si sono sedute intorno al tavolo per collaborare sulla questione sicurezza. Noi non dobbiamo seguire quello che fa Milano. Torino non deve rincorrere Milano. Noi abbiamo una nostra storia e un nostro modo di agire. Sulla sicurezza Torino in questo anni ha fatto molto rinnovando i quartieri e combattendo il degrado. Questo è un segnale concreto che la Città ha dato”.
Luca Cassano (Rifondazione Comunista) : “Devo dire sin da subito che non potremmo mai partecipare ad alcuna marcia con Alleanza Nazionale, non fosse altro per la nostra storia. Riguardo la polemica sulla questione Moratti dico che Torino e Milano sono due modelli differenti. A Torino abbiamo riqualificato le periferie cercando di mettere a posto il tessuto sociale, e questo Milano non mi sembra l’abbia fatto. La strada da percorrere è quella del tavolo sulla sicurezza voluta dal sindaco”.
Antonello Angeleri (UDC): “Aderendo al tavolo sulla sicurezza abbiamo voluto dimostrare fiducia, che significa sacrificio. Ai titoli dei giornali preferiamo con fermezza che sia affrontato il problema sicurezza nel suo complesso. Non solo uomini in più, ma occorre guardare al recupero delle periferie e al disagio giovanile. Con il livello nazionale bisogna rapportarsi con maggiore “aggressività” per ottenere risposte alle esigenze della città”.
Gioacchino Cuntrò (L’Ulivo) “AN mette sul piatto una merce di scambio: è disposta a votare il bilancio nel caso il sindaco aderisse alla marcia per la sicurezza. Non riconosce il lavoro delle forze dell’ordine per i risultati raggiunti a Torino nelle ultime settimane.
L’intervento del Governo a favore di Milano ha avviato un presupposto positivo per quanto chiesto anche da Torino mesi fa. Hanno fatto bene Forza Italia e UDC ad aderire al tavolo della sicurezza che ha evidenziato come elementi chiave siano risorse e uomini, per i quali si rifletterà anche tramite l’analisi del Bilancio.”
(f.d'a. - g.s. - r.t.) Ufficio stampa del Consiglio comunale
Torino, 12 Marzo 2007