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Una Messa di suffragio e una corona d’alloro (deposta accanto alla lapide in largo Belgio) per commemorare Rosario Berardi, maresciallo di Polizia, assassinato il 10 marzo 1978 dalle Brigate rosse.
Sposato, aveva 53 anni e 5 figli, 2 femmine e 3 maschi, quando fu ucciso mentre si recava al lavoro, in attesa del tram 7 in largo Belgio, quasi all’angolo con corso Regina Margherita.
Berardi era entrato in Polizia nel 1948, dal 1970 operava con l’ufficio politico della Questura e dal 1976 comandante dei nuclei dei servizi di sicurezza. Poi era passato al posto di Polizia di Porta Palazzo. E' stato protagonista di diverse azioni contro le Brigate rosse.
A Torino, dal 1977 al 2004, sono stati 21 i caduti per mano del terrorismo. Il Consiglio comunale, nello scorso febbraio, ha approvato due ordini del giorno, presentati da entrambi gli schieramenti della sala Rossa, maggioranza e opposizione. Nel primo si condanna il terrorismo delle nuove Brigate rosse mentre il secondo esprime solidarietà a tutte le persone, enti o organizzazioni dichiarati obiettivi del terrorismo.
“C’è sempre bisogno di affermare i valori della democrazia e delle istituzioni – ha affermato Michele Coppola, vicepresidente del Consiglio comunale, intervenuto in rappresentanza della sala Rossa – perché anche se gli anni ’70 sono alle spalle, il pericolo di nuovi spiragli di terrorismo continua a esserci, come si evince dai fatti recentemente accaduti nella nostra città. Bisogna mettere in guardia i giovani che non hanno vissuto direttamente gli “anni di piombo” – conclude il vicepresidente - di non concedere mai spazio a chi nega gli strumenti e le istituzioni democratiche”.
(t.dn.)- Ufficio stampa del Consiglio comunale
Torino, 10 Marzo 2007