Spedisci via mail
Per il 'Giorno del Ricordo', istituito con legge nel 2004, questa mattina le vittime delle Foibe, dell'esodo giuliano-dalmata e delle vicende del confine orientale sono state commemorate presso il Villaggio degli Esuli di corso Cincinnato angolo via Pirano.
La celebrazione si è svolta davanti alla lapide della Città in ricordo dei 350 mila dalmati, istriani e fiumani, che furono costretti ad abbandonare i loro territori per sottrarsi a quella che fu “la caccia all'italiano”. Di coloro che scelsero di rimanere o non riuscirono a fuggire, infatti, molti furono vittime di esecuzioni sommarie, deportazioni, infoibamenti.
Le foibe, fosse comuni per esecuzioni sommarie collettive, iniziarono nell'autunno del '43, subito dopo l’armistizio, nei territori dell’Istria, ed ebbero la loro massima intensità nei quaranta giorni dell'occupazione jugoslava di Trieste, Gorizia e dell'Istria, dall'aprile fino a metà giugno '45, quando gli alleati rientrarono a Trieste occupata dalle milizie di Tito.
La persecuzione degli italiani, però, durò almeno fino al '47, soprattutto nella parte dell'Istria più vicina al confine e sottoposta all'amministrazione provvisoria jugoslava.
Alla celebrazione, organizzata in collaborazione con la Circoscrizione 5 e l’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, hanno partecipato: l’assessore Alessandro Altamura, in rappresentanza della Città, il presidente della Circoscrizione 5, Pierpaolo Maza, l’assessore provinciale Alessandra Speranza, il vice presidente del Consiglio Regionale, Roberto Placido, il vice prefetto, Romilda Tafuri.(ma.co.)
Torino, 16 Febbraio 2007