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Ufficio Stampa

COMUNICATI STAMPA 2007


IN PUBBLICAZIONE SULLA GAZZETTA UFFICIALE IL DECRETO PER 80.000 LAVORATORI STAGIONALI

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I nuovi ingressi dei lavoratori stagionali saranno autorizzati da un decreto di programmazione transitoria, che sarà pubblicato a giorni sulla Gazzetta Ufficiale, in anticipo rispetto al Decreto Flussi vero e proprio, la cui pubblicazione è attesa per la primavera.

La quota per stagionali (80.000) è riservata a stagionali provenienti dai seguenti paesi: Serbia, Montenegro, Bosnia Herzegovina, ex Repubblica Jugoslava di Macedonia, Croazia, India, Pakistan, Bangladesh, Sri Lanka, Ucraina, Tunisia, Albania, Marocco, Moldavia ed Egitto.

Indipendentemente dalla nazionalità, potrà entrare chi è stato/a titolare di un permesso per lavoro stagionale negli ultimi tre anni.

Sarà il Ministero della Solidarietà Sociale a ripartire questa quota tra Regioni e Province autonome.

Il secondo articolo del decreto prevede una sorta di "anticipazione" delle quote per non stagionali, che riguardano 20.000 cittadini/e non comunitari/e "che abbiano completato dei programmi di formazione e di istruzione nel Paese d'Origine, ai sensi dell'art. 23 del Testo Unico sull'Immigrazione".
Secondo la legge sull'immigrazione attualmente in vigore, tali corsi dovrebbero essere organizzati da enti locali, sindacati, organizzazioni dei datori di lavoro ed altre associazioni e dovrebbero garantire "l'immigrazione di qualità" richiesta dal nostro sistema produttivo e, in generale, divenuta negli ultimi anni esigenza diffusa e condivisa da parte degli Stati membri dell'Unione Europea.

Le domande potranno essere presentate solo dopo la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale.

Anche questa volta sarà previsto un doppio binario: i datori di lavoro potranno spedire la domanda direttamente tranne sportello unico oppure rivolgersi agli sportelli delle associazioni di categoria che potranno presentare le richieste telematicamente.

Le quote dovrebbero essere soddisfacenti per le associazioni datoriali, considerando l'ingresso dei/delle cittadini/e rumeni nell'Unione Europea, le cui richieste di lavoro sono state conseguentemente liberalizzate e che rappresentavano una quota cospicua di lavoro stagionale.

PC

Torino, 8 Febbraio 2007


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