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Una città che presenta già oggi un’elevata offerta culturale, e che nel 2011, in occasione delle celebrazioni per i 150 anni dell’Italia unita, avrà ancora altre frecce al suo arco.
È l’immagine emersa dalla relazione presentata dall’assessore Fiorenzo Alfieri ai componenti della V commissione Cultura del Consiglio comunale, nel corso di una riunione condotta dal vicepresidente Luca Cassiani. La relazione svolta in Commissione sarà oggi al centro dell’incontro con il mondo della cultura torinese previsto per le ore 16 al teatro Vittoria di via Gramsci.
L’assessore ha riepilogato la filosofia seguita nel corso degli anni, sottolineando la funzione di “motore di sviluppo economico, oltre che sociale” della cultura, che “non è retaggio esclusivo delle istituzioni pubbliche ma può e deve vedere attivi enti privati e associazioni”. Senza trascurare il fatto che “la ricerca del vero e del bello è un obiettivo prioritario di per sé, senza giustificazioni da ricercarsi in ricadute economiche”.
Alfieri ha quindi incentrato la sua esposizione sull’illustrazione sintetica di come si presenterà il sistema-cultura (non solo per la parte gestita dal Comune) nel 2011. Quell’anno, i torinesi e i visitatori di “Italia 150” troveranno un Museo Egizio raddoppiato , anche con il concorso della Città: poco lontano, Palazzo Madama ospiterà la ricostruzione della sala del senato del Regno di Sardegna. Il tutto adiacente ad un “polo reale” (Palazzo Reale, Cappella della Sindone, Palazzo Chiablese, Museo archeologico...) interamente riqualificato. Regge Sabaude, Museo civico di Arti Orientali, Museo del Risorgimento e altro ancora completeranno il panorama dei beni storico-artistici. Altro “torinesissimo” atout l’arte contemporanea: il 2011 sarà l’anno della Triennale (T3): saranno in azione anche componenti del sistema arte contemporanea come GAM, Museo di Rivoli, Fondazioni Merz e Sandretto Re Rebaudengo, oltre ad altre istituzioni culturali. Anche la musica farà la sua parte, con un Teatro Regio che nel 2011 potrebbe disporre di una sala prova alla Cavallerizza, che potrebbe diventare uno spazio importante per le realtà musicali e teatrali, nel contesto di un’offerta di sale importante, dall’Auditorium del Lingotto al Conservatorio all’Auditorium Toscanini. Senza contare spazi come Palaolimpico, Delle Alpi, Mazda Palace e la nuova Arena Continassa.
Il 2011, ha proseguito la relazione dell’assessore, vedrà completata la ristrutturazione del Museo Nazionale del Cinema, mentre La Film Commission, già dalla fine del 2008, si sarà insediata al Cineporto di corso Verona, centro servizi unico in Italia e non solo. E’ auspicabile per l’assessore che nell’anno di “Italia 150” Festival come il TFF, Sottodiciotto, Da Sodoma a Hollywoodo CinemAmbiente facciano sistema, con l’aiuto del Museo del Cinema.
Per quanto riguarda il Science Center, il 2011 dovrebbe vederlo allestito già da un anno a Torino Esposizioni: dall’altro lato di corso Massimo d’Azeglio, il polo delle scienze positive. Agli attuali musei dell’Anatomia e della Frutta si saranno affiancati il Lombroso e quello di Antropologia. E il Museo Regionale di Scienze Naturali dovrebbe essere stato completato nell’ex Ospedale S. Giovanni di via Giolitti, con accesso principale e sezione all’aperto in piazzale Valdo Fusi. Il Parco Dora sarà completato. Il convegno ESOF (Euroscience Open Forum), nel luglio del 2010, focalizzerà l’importanza delle problematiche scientifiche nel panorama culturale di una città.
E la città del libro? Si lavora per rendere possibile la costruzione per “Torino 150” della biblioteca multimediale su Spina 2 progettata dall’architetto Bellini: alla volata dovrebbero partecipare, oltre al Comune, lo Stato e la Compagnia di San Paolo. “Si tratta di vedere se il Governo riuscirà a mantenere le promesse fatte, nella prossima finanziaria” ha detto l’assessore. Il 2011 dovrebbe vedere completato il sistema delle biblioteche pubbliche. La Fiera del Libro si presenterà in un’edizione speciale, costituendo uno degli appuntamenti principali dell’anno.
Infine, Museo Torino, un ecomuseo urbano innovativo. Nel rifugio antiaereo di piazza San Carlo (o in altro luogo centrale) verrà allestito un centro di interpretazione e di orientamento sulla storia di Torino, che stimolerà l’interesse verso i dieci ecomusei di Circoscrizione. Particolare attenzione sarà riservata all’ondata migratoria degli anni ’50 e ’60. Il 2011, ha concluso l’assessore, è un’opportunità decisiva “che dipende non solo da noi ma anche dai grandi sponsor e dalla conferma degli impegni presi dal governo”.
Torino, 27 Novembre 2007