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Approvata questa sera dal Consiglio comunale la vendita di alcuni stabili di proprietà comunale, con il metodo del conferimento a un Fondo immobiliare, gestito da un soggetto qualificato.
Si tratta di alcuni stabili di via Garibaldi, di “Palazzo Villa”, in piazza S. Carlo angolo via Maria Vittoria, di ”Villa Moglia” a Chieri, oltre a diversi altri edifici in città.
La Sala Rossa, in questo modo, autorizza la Giunta a portare a termine la cessione degli immobili, secondo le linee di indirizzo individuate in precedenza, ad un Fondo costituito da una Società di gestione del risparmio, individuata tramite un bando.
Le offerte pervenute nei mesi scorsi dovevano attribuire al complesso di immobili un valore pari o superiore alla soglia di congruità, determinata dall’Amministrazione con la collaborazione del Dipartimento Casa Città del Politecnico, compresa tra 104,6 e 113 milioni di euro.
Ora la Giunta potrà attuare la seconda fase, nella quale sarà possibile negoziare, tra le offerte pervenute, proposte migliorative, in relazione alle caratteristiche tecniche del fondo e al valore degli immobili. Le società che hanno risposto sono BNL Fondi Immobiliari, per 115 milioni, Pirelli Re Opportunities, per 103,7 milioni, Fabbrica Immobiliare per 91 milioni.
Definite anche le quote all’interno del Fondo: la Città avrà la titolarità delle quote in misura non inferiore al 20% del fondo.
Questo servirà da un lato a valorizzarlo, dall’altro a garantire introiti per l’amministrazione comunale.
Il dibattito ha evidenziato le posizioni critiche del centrodestra legate al metodo e alla necessità (Lega) sul percorso della delibera (Forza Italia e UDC), sui tempi non favorevoli alla vendita degli immobili (AN) e sul ruolo del Consiglio comunale esautorato dalle sue competenze (La Destra).
Perplessità anche da parte di alcuni consiglieri di maggioranza (Giuliana Tedesco e Piera Levi-Montalcini - Ulivo) che hanno comunque garantito il voto favorevole alla delibera.
A favore, invece, gli interventi di Andrea Giorgis e Gioacchino Cuntrò (Ulivo) e Carlo Zanolini (Verdi)
Il provvedimento è stato approvato con 32 voti a favore, 4 contrari e 5 astenuti.
F.D'A. - Uficio stampa Consiglio comunale
Torino, 26 Novembre 2007