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Ufficio Stampa

COMUNICATI STAMPA 2006


STOP AL TRAFFICO: IL DIBATTITO IN SALA ROSSA

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Dopo l’intervento in Sala rossa dell’assessore Domenico Mangone sulle limitazioni al traffico, si è aperto il dibattito.

Agostino Ghiglia (AN) ha sottolineato come questo provvedimento sia velleitario, inutile e classista. La riduzione dello smog nella misura del 12% non è un grande risultato. Le auto vecchie, in circolazione proprio perché usate poco non producono grande inquinamento. Occorre invece sostituire i vecchi mezzi di trasporto pubblico. Si chiede infine come si possa pretendere il rispetto delle regole da parte dei cittadini se i mezzi pubblici non sono conformi adi termini dell’ordinanza.

Andrea Giorgis (L’Ulivo) ha dichiarato che è importante invitare, con atteggiamento di responsabilità, i cittadini a limitare l’utilizzo di mezzi inquinanti. Il 12% di riduzione delle micropolveri non è un risultato da poco e se c’è pericolo per la salute dei cittadini il provvedimento non deve essere rinviato. E’ corretta l’applicazione in più zone, è auspicabile un piano per la distribuzione delle merci e occorre pedonalizzarre nuove aree come, ad esempio, il tratto di viaRoma tra piazza Castello e piazza San Carlo.

Mario Carossa (Lega Nord) ha evidenziato come le zone pedonali abbiano senso se esiste un’efficiente rete di trasporto pubblico. Con questo provvedimento si colpiscono migliaia di persone che non hanno la possibilità di cambiare l’auto. Occorre sostituire gli autobus con motori euro zero o euro uno che inquinano più di decine di auto. Nello stesso tempo occorre pensare ad una seconda linea di metropolitana e prevedere, già in estate, il lavaggio delle strade per eliminare le micropolveri.

Per Gian Luigi Bonino (Rosa nel Pugno) è importante rispettare le regole dettate dall’Unione Europea in materia di inquinamento. Esprime quindi apprezzamento per la posizione della Città ma nel contempo la perplessità legata alle fasce orarie di limitazione al traffico. Occorre comunque considerare anche gli altri fattori inquinanti come il riscaldamento.

Daniele Cantore (Forza Italia) ricorda come fosse stata apprezzata la volontà dell’Amministrazione di non ricorrere alle targhe alterne. Oggi, di fronte alla Regione che chiede di riflettere c’è un’accelerazione da parte della Città. Senza conoscere l’orientamento dei comuni della cintura il provvedimento dovrebbe essere bloccato. In ogni caso sarebbe meglio bloccare tutti i veicoli in una fascia centrale della giornata.

Per Luca Cassano (Rifondazione Comunista) tutte le notizie confuse e a volte contraddittorie riportate dai giornali hanno dimostrato un deficit di informazione. E’ apprezzabile il fatto che l’aumento dei contributi alla rottamazione da parte della Regione Piemonte da 500 a 1.000 euro, per un totale di 5 milioni di euro stanziati, permetterà a 5000 persone di sostituire la propria auto.
Ha sottolineato inoltre come occorra rivedere il piano urbano della mobilità per stabilire un progetto organico sull’inquinamento.
Non si giustifica l’aumento delle tariffe dei mezzi pubblici se poi non vengono rinnovati i mezzi circolanti. Bisogna privilegiare l’istituzione delle isole pedonali in città ad esempio la pedonalizzazione del tratto di via Roma tra piazza Castello e Piazza San Carlo.

Domenico Gallo (Comunisti Italiani) ha detto che il provvedimento sia estremamente punitivo per le fasce deboli della popolazione che, se si reca al lavoro in auto, con lo stop dalle13 alle 19, non può tornare a casa. Inoltre così non si arriva all’abbattimento delle polveri del 12%. Sarebbe molto più efficace effettuare periodicamente il blocco totale del traffico a tutti i veicoli e istituire abbonamenti speciali per i mezzi pubblici negli orari di entrata ed uscita dei lavoratori. Bisognerà comunque adottare un provvedimento equilibrato, che da una parte tuteli la salute dei cittadini, senza svantaggiarli.

Carlo Zanolini (Verdi) ha affermato di essere d’accordo con la limitazione delle auto perché si tratta di un inizio che va nella direzione dei provvedimenti presi anche in altre regioni italiane e paesi europei.
Occorrerebbe però mantenere una limitazione di almeno il 50% del parco auto circolante (targhe alterne) almeno per due domeniche al mese in modo da non danneggiare chi si reca al lavoro; inoltre bisogna prevedere interventi per la fascia serale dove molto spesso le auto si affollano per le vie del centro, il tutto concertato e coordinato con i comuni della cintura.

Antonello Angeleri (UDC) ha sostenuto che tutelare la salute pubblica dei cittadini significa anche non danneggiarli nella loro economia, se si devono spostare per lavoro. Perché si vogliono penalizzare i cittadini meno abbienti (possessori di euro zero e euro uno) quando si possono trovare altre soluzioni sui riscaldamenti e sul parco circolante dei mezzi pubblici? Inoltre da studi effettuati i filtri euro 3 ed euro 4 inquinerebbero ugualmente.

In conclusione è intervenuto il sindaco Sergio Chiamparino che ha replicato ai consiglieri.
Chiamparino ha ribadito che “il blocco delle auto fa parte di un piano più complesso antinquinamento che comprende interventi sul teleriscaldamento, l’ampliamento delle pedonalizzazioni e delle corsie riservate ai mezzi pubblici”.
“Il parco vetture di Gtt - ha chiarito il sindaco - è solo per un terzo non a norme rispetto ai parametri antismog richiesti. Cifra percentuale più bassa rispetto alle altre città italiane. In ogni caso, si provvederà alla sostituzione di questi mezzi, non appena arriveranno i contributi statali previsti”.
In conclusione, Chiamparino ha spiegato come l’obiettivo di questo provvedimento non sia solo quello di abbassare il livello di inquinamento atmosferico ma, soprattutto, quello di disincentivare l’utilizzo delle vecchie auto.

G.C. - F.D'A. - Ufficio stampa Consiglio comunale

Torino, 23 Ottobre 2006


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